La Segreteria di Progettiamo Mesagne e il Gruppo consiliare di Nuova Italia Popolare hanno inviato questa nota sui Beni culturali e monumentali di Mesagne che pubblichiamo integralmente.
“Come è noto l’ultimo consiglio comunale ha affrontato la spinosa questione relativa alla fruizione e valorizzazione dei beni monumentali. Un tema monitorato e sostenuto, non solo dal mondo politico, ma da diversi gruppi e associazioni locali che vedono nelle capacità attrattive dei nostri preziosi tesori archeologici e monumentali un importante propulsore per lo sviluppo economico e culturale del nostro territorio.
Non è, probabilmente, dello stesso avviso la giunta Scoditti, che in questi quattro anni, ha assunto invece sull’argomento, un atteggiamento inerte ed irresponsabile, con conseguenti danni incalcolabili all’immagine del nostro paese. A risentirne maggiormente è stata la mancata fruizione dei siti archeologici fra quelli “occultati” (Vico q
Quercia) abbandonati (Muro Tenente), prossime all’interramento (Terme romane di Malvindi), dimenticate (Muro Maurizio), a cui si aggiungono le tante opportunità di finanziamento perse. In questo quadro desolante l’assessore al ramo, in consiglio comunale, si è limitato a fare un mero elenco dei nostri beni senza però indicare un benché minimo di programmazione o di prospettiva futura.
Emblema e vittime della trascuratezza dell’amministrazione, sono senza dubbio l’area archeologica di Vico Quercia e Muro tenente. Per quanto riguarda l’area archeologica che si affaccia su Via castello, (Vico Quercia) in pieno centro storico, la sua fruizione è diventata praticamente una chimera visto che l’amministrazione, nonostante le promesse dell’anno scorso, non ha ancora sostituito le specchiature all’interno del Bar Nedina che permettono di rendere visibile le tombe messapiche. Alla mancata fruizione si aggiunge la beffa, in quanto la necropoli sottostante il citato caffè, da poco restaurata (30.000 di investimento) sembra già avere problemi di deterioramento per la presenza di muffe, come da noi constatato circa tre mesi fa durante un’ispezione al Sito. Sulla questione, dinanzi alla noncuranza del Sindaco, si è ritenuto necessario informare con un esposto, direttamente la Soprintendenza e il Ministero competente, che a breve, stando a quanto ci ha riferito la stessa sopraintendenza, invierà a Mesagne una delegazione ministeriale dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, per ispezionare le tombe(ISCR)
Altrettanto avvilente si presenta lo stato di manutenzione e valorizzazione del sito di Muro tenente, dove la campagna di scavi è ferma oramai da tre anni. Si è cercato di costituire un soggetto giuridico terzo fra i comuni di Mesagne, Latiano, l’università di Amsterdam e quella del Salento senza mai arrivare al risultato finale a causa di una incomprensibile e perniciosa ostinazione da parte dell’amministrazione comunale e del dirigente preposto a considerare il sito più un affare personale che un bene comune. In definitiva non si vuole dare a questo soggetto terzo e dunque al direttore scientifico quel potere di indirizzo atto a garantire una reale gestione unitaria dell’area. Nel febbraio del 2014, provocatoriamente, Latiano e l’università del Salento, che da tempo erano invece concordi sulla proposta di convenzione dell’università di Amsterdam, hanno sancito un accordo lasciando a piedi Mesagne. Ora la soprintendenza sta cercando di mediare e di ricomporre la questione ma abbiamo il timore, speriamo ovviamente di sbagliarci, che dopo venti anni di proficua collaborazione, il prof. Gert Burgers, definito dallo stesso Sindaco “un’eminenza nel campo”, sia orientato a chiudere ogni rapporto fatto di tanta approssimazione e soprattutto di tanta irriconoscenza; lo stesso professore infatti sembra essere stato invitato a rispettare un contratto di servizio annuale stipulato nell’agosto 2013, gestito malissimo, fatto di promesse di disponibilità economiche, gran parte delle quali rese non più disponibili; fondi non erogati per ben tre mesi da gennaio a marzo 2014 per la gestione annuale, ed ora, come nelle migliori performance di Harry Potter, nel mese di Aprile sono stati stanziati magicamente quattro mila euro, senza una chiara copertura di Bilancio, per fare i lavori di manutenzione ed assicurare un certo numero di visite guidate.
L’aspetto sconfortante è che nonostante tutto, al prof. Burges, che comunque si era reso disponibile, è stato negato un idoneo piano di sicurezza a garanzia degli avventori, una copertura assicurativa e un’urgente opera di restauro di una cisterna/vasca vinaria di età tardo repubblicana che rischia di crollare. Per l’amministrazione, come si evince dalle carte in nostro possesso, niente di questo era possibile, e per la sicurezza dei visitatori sarebbe stato sufficiente apporre dei semplici cartelli di pericolo! Insomma non importa la sicurezza dei visitatori, non importa la salvaguardia delle strutture archeologiche, l’importante per l’amministrazione comunale è garantire l’apertura del sito e le visite guidate, forse perché questa è la stagione che precede la tornata amministrativa del 2015?”.