Il Sindaco, nel tentativo estremo di smorzare e contenere la rabbia dei cittadini oramai stremati dall’ennesimo aumento della tassazione (questa volta la Tari), ha diramato, pochi giorni fa, una nota surreale nella quale afferma impudicamente che grazie ad un lavoro di “armonizzazione” sono stati contenuti gli aumenti; addirittura, si aggiunge nella nota, sarebbero state scongiurate impennate del 500 % per alcune categorie commerciali. In sostanza sembrerebbe che a Mesagne l’amministrazione comunale abbia assunto un prestigiatore più che un tributarista visti i “sorprendenti” risultati[1].
Evidentemente le cose non stanno così. Le motivazione che hanno determinato questa “batosta”, vengono da lontano. Difatti, se da un lato è vero che il decreto della TARI ha inserito delle voci di spesa ulteriori, dall’altro vi è da sottolineare che la vera causa di questi aumenti è da imputare al costo eccessivamente oneroso del contratto di affidamento del servizio RSU, redatto nel 2012 attraverso una procedura illegittima, da questa irresponsabile amministrazione.
Oggi come è noto, la situazione è fuori controllo: la città appare sporca in ogni sua zona, la percentuale della raccolta differenziata invece di aumentare è calata al 52%(dati aprile 2014), il rapporto con la ditta appaltatrice, che chiede più soldi, è pessimo tale da influenzare in modo negativo la qualità dei servizi offerti, senza parlare dei problemi legati alla piattaforma ecologica evidenziati in questi giorni. La situazione di incertezza e precarietà non muta nemmeno sul versante della vicenda del nuovo capitolato redatto dall’ARO, che dovrebbe entrare in vigore nel 2015, e che dovrà essere approvato fra qualche giorno dal Comune di Mesagne. Infatti, nonostante le ripetute sollecitazioni da parte delle opposizioni a discutere nel merito i contenuti del nuovo capitolato, ancora una volta, questa amministrazione, con il solito atteggiamento arrogante, si ostina ad evitare ogni confronto. Su questo punto abbiamo chiesto informalmente al Presidente della commissione preposta di convocare una seduta urgente.
[1] Si pensi al caso di una ipotetica attività commerciale che nel 2013 pagava 3000 euro di TARSU e che con le nuove aliquote TARI nel 2014, invece di subire un aumento del 500% con il quale avrebbe dovuto pagare 18000 euro(!), grazie all’opera di “armonizzazione” della nostra amministrazione pagherà “solo” 3900 euro. È credibile tutto questo!