Il settore postale, esposto quotidianamente agli attacchi della criminalità, chiede un potenziamento della sicurezza. La Ugl (unione generale del lavoro) regionale ha inviato un documento a Poste Italiane S.p.A. alla quale chiede che i suoi dipendenti operino in condizioni di estrema sicurezza, oltre ad assicurare l’incolumità degli utenti all’interno degli uffici postali. “Occorre contrastare immediatamente il fenomeno delle rapine e dei furti presso gli Uffici Postali – è scritto sul documento che evidenzia l’assoluta mancanza di ogni misura di sicurezza. Mancano impianti di videosorveglianza, i pochi dispositivi di sicurezza presenti non sono manutenuti, bisognerebbe fare corsi di formazione ed informazione, fuori dagli uffici c’é bisogno della presenza di guardie giurate”. Le modalità con cui vengono eseguite le rapine sono molto pericolose, i criminali agiscono senza alcun timore pur di racimolare, spesso anche pochissimo denaro. I dipendenti ormai vivono in un perenne stato di paura, stress e ansia; si sentono terrorizzati e impotenti durante l’assalto e, dopo le aggressioni, presentano gravi sintomi quali: fobie, tremori, insonnie ecc. Una situazione che porta gli stessi dipendenti, durante lo svolgimento della loro attività lavorativa, ad essere agitati sul posto di lavoro in quanto vivono in perenne stato di allerta temendo che ogni utente, da un momento all’altro, possa trasformarsi in un rapinatore. Non solo. I dipendenti vivono in continuo stato di malessere e in alcuni casi hanno anche subìto il recupero, da parte dell’azienda, delle somme rapinate. Una condizione di vita lavorativa non è più tollerabile.
La Ugl chiede che gli uffici postali siano presidiati da guardie giurate private, di intensificare la collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine presenti sul territorio, e la sottoscrizione di un protocollo di intesa per la prevenzione delle rapine negli uffici postali della provincia di Brindisi, come già avvenuto in passato. Nella foto la rapina all’ufficio postale di via Bixio del 9 luglio 2018.
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