Si sono incontrati all’Osteria del Leone, nel centro storico, dove ieri sera hanno brindato a lungo. Forse anche troppo a lungo. Antonio D’Ancona è tornato a Mesagne per abbracciare mamma Sina, 90 anni, che si sta riprendendo alla grande da una brutta caduta. “Perché mamma Sina è immortale”, dice Antonio, felice di aver ritrovato a cena gli amici d’infanzia con cui era cresciuto, i cugini Antonio Pignataro, Sergio Guarini e Franco Cincinnato. Sono stati serviti da Raffaele, nipote di Antonio, al quale, tra un bicchiere e l’altro, hanno raccontato le scorribande e le vicissitudini dei ragazzi del centro storico degli anni ’80 senza un lira in tasca.
Antonio vive a Torino. La sua é stata una visita velocissima. Oggi stesso ripartirà “ma quando andrò in pensione tornerò a vivere nella mia Mesagne”, ci confida. Partì in cerca di fortuna nel 1977: alla Scuola Alberghiera si era diplomato cuoco. Ravenna la prima destinazione, poi Rimini, 20 anni all’isola d’Elba e infine a Torino.
In tanti anni è tornato a Mesagne solo tre volte. “Mesagne è bellissima e ti giuro ci ritornerò. In quegli anni era una desolazione, il centro storico era decadente e inaccessibile. Oggi è una città bella, pulita, il centro storico è vivo, pieno di luci e di monumenti da visitare assolutamente”.
Ha incontrato Angelo Rogoli, Biggie Bash, il cantante dei Boomdabash. “Gli ho chiesto una foto ed è stato gentilissimo. Appena invierò la foto a mia moglie e alle mie figlie, creperanno d’invidia. E sarà un motivo in più perché anche loro facciano una capatina a Mesagne, la più bella città del mondo”. Torna presto Antonio.
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