”A mio avviso, è inaccettabile mostrare pubblicamente l’indagato in queste condizioni. Sono sempre per assicurare le giuste garanzie, previste dalla Costituzione e dal codice di procedura penale, per chi è indagato, anche per delitti efferati”. Lo ha dichiarato all’Agenzia Kronos Giovanni Luca Aresta, deputato Cinque stelle e componente della commissione Difesa della Camera, commentando la foto che ritrae uno dei due giovani americani indagati per la morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, mentre viene interrogato in caserma davanti a un pc con una benda agli occhi. “Certamente – sottolinea l’esponente pentastellato – l’uccisione del vicebrigadiere Rega è un fatto indubbiamente molto grave, che merita una giusta punizione”, ma solo “quando il processo accerterà la colpevolezza dell’indagato”. ”La foto? Lo ripeto -insiste Aresta – ritengo che l’indagato meriti le garanzie previste dalla Carta costituzionale secondo la quale non è colpevole l’imputato fino alla condanna definitiva”.
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