Nelle prime ore del mattino, il NAS Carabinieri di Lecce e l’ICQRF Unità Investigativa Centrale di Roma, con i militari dei Comandi Provinciali di Lecce, Brindisi, degli altri competenti per territorio (Salerno, Napoli, Roma, Caserta, Chieti) e collaborati da molteplici NAS, nonché ispettori degli Uffici territoriali dell’ICQRF, supportati dall’alto da un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, hanno dato esecuzione all’ordinanza con cui il G.I.P. del Tribunale di Lecce su richiesta di questa Procura della Repubblica, ha disposto l’applicazione di n. Il misure cautelari personali di cui n. 6 in carcere e n. 5 agli arresti domiciliari, nonché il sequestro preventivo di n. 4 aziende e l’esecuzione di n. 62 perquisizioni locali e domiciliari nei confronti di imprenditori, operatori del settore vitivinicolo e aziende operanti nelle Regioni Puglia, Campania, Lazio e Abruzzo di San Pietro Vernotico, si sono aperte le porte del carcere.
Sono indagate 41 persone, sei sono state quelle attinte dalla misura cautelare personale degli arresti in carcere: B. A. D. di anni 56 residente Lecce, funzionario ICQRF di Lecce; C. A. di anni 64 residente in Copertino, vitivinicolo; C. G. di anni 58, residente in San Donaci (BR), imprenditore vitivinicolo; L. V. di anni 38 residente in Mesagne, imprenditore vitivinicolo; R. L. di anni 55, residente a San Ferdinando di Puglia (BT), imprenditore vitivinicolo; C. R. A di anni 65, residente in Lequile. imprenditore vitivinicolo.
I FATTI CONTESTATI L’analitica e completa disamina degli elementi raccolti ha evidenziato la sussistenza di vari reati di natura associativa e non, finalizzati al commercio di prodotti vinosi sofisticati, quali la falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico ed in registri informatizzati, la frode nell’esercizio del commercio, la vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, la contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, il riciclaggio e auto riciclaggio, l’attività di gestione rifiuti non autorizzata, fatti di reato commessi, in tutta la Puglia e in diverse località italiane. In particolare, nel corso delle attività, si aveva modo di acquisire vere e proprie “ricette” per l’utilizzo dello zucchero che unitamente ad altre sostanze, per il tramite di pratiche enologiche illegali, rendevano nuovamente idoneo vino acescente e/o di cattiva qualità per mezzo di una nuova fermentazione, oppure per la produzione di vino, mosto e mosto concentrato rettificato, utilizzati anche nella produzione di aceto balsamico di Modena, con il solo utilizzo di zucchero miscelato ad altre sostanze chimiche in particolare il Fosfato Monopotassico e il Solfato Potassico, generalmente utilizzati come concime, che si presume siano stati utilizzati per intervenire nella salinità del vino.
Per
restare aggiornato seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina facebook,
pubblicheremo al più presto tutti gli aggiornamenti in merito. Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/mesagnesera/
Widget not in any sidebars
Widget not in any sidebars
Widget not in any sidebars
Widget not in any sidebars