(dal Direttore) Una riflessione mentre scrivo le notizie del giorno. Ieri sera al Teatro Comunale si è tenuta l’iniziativa “Quando il ricordo non è retorica…”organizzata del Gruppo Pari Opportunità per non dimenticare Melissa. Nella cartella di oggi venerdì 23 maggio abbiamo la notizia che Stefano Blasi ha devoluto la somma di 800 euro a La Fabbrica del Sorriso”; che domenica ci sarà il Festival del Bene Comune a Muro Tenente organizzato da Salento Fun Park, La Manovella, Agri Cultur e Terra di Mesagne.
A Mesagne esistono decine e decine di movimenti, associazioni, gruppi che si organizzano autonomamente, si autofinanziano e pianificano una miriade di manifestazioni, iniziative ed incontri culturali. Penso all’Estate Mesagnese, frutto di spettacoli organizzati da associazioni culturali, di volontariato, sportive, ecc. Ci sono giorni, soprattutto durante l’inverno, quando nella stessa sera si sovrappongono più iniziative. Auditorium del castello, ex convento dei Cappuccini, Liceo scientifico, sala convegni del Gal, Frantoio Ipogeo, Palazzo Piazzo: sono tanti i posti dove ci si incontra, si discute, si presenta un libro, una mostra di pittura.
Mesagne è la città che ha dato i natali a Pino Rogoli ma anche a Davide Spinosa, Carlo Molfetta e Cristina Camarda. Solo per ricordare alcuni ultimi esempi. La città dove domenica scorsa è stata organizzata una bellissima sfilata di antichi carri contadini; la città che ha saputo partecipare numerosa e composta alla fiaccolata per ricordare Melissa in occasione del secondo anniversario della sua tragica morte. E potremmo continuare.
E allora? Parlare di buona politica a Mesagne ormai è diventato difficilissimo. Nessuno ha più pazienza d’ascoltare, i più moderati restano in silenzio, gli altri affluiscono in questo variegato mondo del volontariato e dell’associazionismo.
Mi chiedo. Allora non siamo terra di sfracelli. Mesagne non è poi messa così male. Non è vero che questa città non funziona più. In giro in città senti dire che Mesagne è ridotta malissimo. Per molti è colpa di chi ci amministra, di un Sindaco e di una Giunta che dovrebbero andare via al più presto. Il nostro sport è ripetere ad alta voce che Mesagne fa schifo, che non c’è niente da difendere, che siamo perduti. E se il nostro riscatto stesse nel riscoprire che siamo capaci di fare volontariato? di contribuire a La Fabbrica del Sorriso?
Con queste mie riflessioni molto probabilmente mi attirerò una bella dose di critiche. Figuriamoci. Chi se ne frega. Ma questa mattina ho voglia di dire che sono orgoglioso di appartenere a una città che presenta libri, organizza eventi, mostre, dibattiti, discussioni e sono fiero quando vedo gruppi di turisti che ammirano il nostro centro storico che noi tutti, spesso, disprezziamo.