Il problema dei parcheggi selvaggi nel centro storico di Mesagne è diventato davvero serio: diversi angoli belli del borgo medievale, piazzette e vie di importante valore storico, artistico e architettonico, sono soffocati da un carico di autovetture eccessivo. Soprattutto per la sicurezza dei residenti, che si ritrovano con le auto addossate ai muri delle proprie abitazioni, porte d’ingresso serrate, e vicoli bloccati da non permettere il passaggio alle autobotti dei vigili del fuoco e alle ambulanze. «Mia nonna ha 96 anni, e prima di Natale è caduta in casa rompendosi il femore: le macchine erano parcheggiate ovunque vietando l’accesso all’ambulanza, che si è fermata in piazza Sant’Anna dei Greci. Il medico e gli infermieri, a piedi, hanno fatto circa 200 metri con la barella per raggiungere la sua casa». Un groviglio prepotente di auto che si ripercuote anche sui turisti i quali, sempre più spesso, nonostante siano in possesso del pass rilasciato dai gestori dei B&B nel cuore messapico, si ritrovano a dover ubbidire a chi, intimandoli di andarsene senza averne il diritto, vieta loro di parcheggiare dove ci sono le strisce bianche «perché il parcheggio è mio».
I proprietari di alcuni locali situati in piazza Criscuolo devono addirittura accogliere clienti che fanno slalom tra le auto per accedere all’ingresso. Come Carmine che, nonostante con gentilezza ed educazione abbia chiesto più volte agli autisti di non sostare davanti all’ingresso del suo pub, si ritrova puntualmente, il sabato sera, la parte anteriore delle auto sugli accessi del locale. Si tratta di buon senso. E di rispettare il codice della strada perché la maggior parte delle auto «incastrate» ovunque nelle piazze e nelle vie, non possiede il pass che le autorizzi a sostare o a transitare. Ormai è diventata anche un’abitudine per i mesagnesi ignorare il cartello di divieto di sosta all’inizio di via Martiri della Libertà, la strada che conduce al monumentale ingresso Porta Nuova. Tutte, anzi, quasi tutte le auto parcheggiate h24 sono munite di permessi di transito (alcuni anche scaduti) e sosta nel centro storico, ma per altre arterie: da via Profilo, a Piazza Criscuolo (spesso e volentieri occupata da quelle auto che non hanno l’autorizzazione a sostarvi), da via Lucantonio Resta a vico Caracciolo. A questo punto sarebbe meglio eliminare gli «arredi urbani» (cartelli) che tutti ignorano così da risparmiare almeno sulla manutenzione. Parliamo di una strada, via Martiri della Libertà, che conduce a un bene monumentale di pregio realizzato nel 1702, Porta Nuova, e che i turisti sono costretti a fotografare con le auto parcheggiate sotto. Si parla di sviluppo commerciale, turistico ed economico del cuore della città, ma il comportamento dei cittadini, residenti e non del centro storico, sta arrecando gravi danni alla testimonianza concreta della cultura, della storia e della socialità della comunità mesagnese.
«Chi lavora negli uffici situati nel centro storico» ci dicono «dovrebbe munirsi di permessi o pagare il parcheggio, invece di abusare e appropriarsi dei posti che spetterebbero ai residenti possessori delle autorizzazioni». «Altrimenti la soluzione sarebbe quella di definire
una volta per tutte il centro storico come zona a traffico limitato». Sono tante e pressanti le voci dei residenti e le richieste protocollate in Comune e depositate presso la stazione dei Vigili urbani, che chiedono all’Amministrazione comunale di fare chiarezza e prendere una decisione definitiva «prima che ci scappi il morto perché le ambulanze e i vigili del fuoco non riescono mai ad arrivare a chi chiede il loro intervento». Fonte il7Magazine Brindisi
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Il centro storico di Mesagne è l’unico della prov che ancora transitano le autovetture,poi ci si lamenta delle condizioni pietose del basolato!