Egregio Direttore, ho letto il Suo articolo in merito alle proposte relative al contenzioso con la RFI per le chiusure dei passaggi a livello, insieme con altre considerazioni espresse nei giorni scorsi sul suo blog da alcuni cittadini, ed avverto il dovere di far presente a Lei ed ai suoi lettori che non è del tutto vero che le Amministrazioni precedenti abbiano accettato supinamente le imposizioni delle ferrovie dello stato. Tutt’altro. Per quanto mi risulta già l’ex Sindaco Mario Sconosciuto si recò a Roma presso la direzione della rete ferroviaria per addivenire ad una transazione con proposte che mitigassero i disagi causati dalla chiusura dei passaggi a livello di via D.Chiesa e di via Maroncelli. Per quanto riguarda l’azione svolta dall’ultima Amministrazione che mi onoro di aver presieduto, tengo ad evidenziare che, oltre ad esserci opposti alla chiusura sic et simpliciter dei passaggi a livello, abbiamo costretto le ferrovie dello stato a sedersi intorno ad un tavolo presso la Prefettura di Brindisi, rappresentando le ragioni nostre (che poi sono le ragioni della cittadinanza), presentando un progetto che prevedeva la costruzione di una rete viaria che superasse i problemi del passaggio a livello del rione Grutti  con la possibilità di chiudere anche il passaggio a livello di via S.Vito che, evidenziammo, era il più pericoloso dei tre per il transito dei veicoli e dei pedoni (come dimostrato anche dagli incidenti dei mesi scorsi). RFI ci rispose che il progetto sarebbe stato troppo costoso. In seguito, presentammo un progetto, predisposto dall’ufficio tecnico comunale, che prevedeva un’alternativa a quello predisposto dalle ferrovie per la chiusura del passaggio di via Maroncelli (Grutti) e che era finalizzato a favorire il transito dei pedoni e delle bici, in alternativa all’ascensore inizialmente previsto, sicuramente poco funzionale e rischioso, mentre per il passaggio a livello di Via Damiano Chiesa contestammo la struttura del ponte parallelo al Cimitero. Purtroppo RFI non ha mai voluto recedere dalle sue posizioni e noi non trovammo sostegno in Regione giustificate dall’assessorato regionale dell’epoca dall’impossibilità di reperire risorse finanziarie ad hoc. Questo lo stato delle cose alla fine della nostra consigliatura. Cordialmente. Franco Scoditti.
Risponde il Direttore Prendiamo atto del chiarimento inviatoci dall’ex sindaco Scoditti su quanto è stato fatto in passato sia dagli Amministratori che dai tecnici comunali. Di fatto Scoditti conferma l’intransigenza delle ferrovie dello stato a risolvere il problema dei PL ricadenti nel tessuto urbano della città senza creare grossi disagi alla cittadinanza. Scoditti conclude “noi non trovammo sostegno in Regione giustificate dall’assessorato regionale dell’epoca dall’impossibilità di reperire risorse finanziarie ad hoc”. Bene. Attualmente disponiamo di un deputato (Toni Matarrelli), di un consigliere regionale (Mauro Vizzino) e di un sindaco (Pompeo Molfetta) che, è stato più volte detto prima e dopo la campagna elettorale, appartengono alla stessa area politica. Vizzino è vicino alle posizioni del presidente Emiliano essendo stato eletto nella lista del presidente. E allora cosa si aspetta a promuovere tutte le iniziative politiche più opportune per obbligare le ferrovie dello stato a sedersi attorno ad un tavolo? Tutti insieme perché su questi problemi che riguardano la vita della città non ci può essere maggioranza e minoranza. Ieri queste condizioni favorevoli non c’erano. Oggi si. Più volte è stato detto che sarebbe stato un grosso vantaggio per la città avere un deputato, un consigliere regionale ed un sindaco della stessa cordata. E allora anziché accettare passivamente le imposizioni della RFI perché non intervenire politicamente?