(di Maria De Guido) Chi saranno i candidati alla poltrona di sindaco di Mesagne? Le primarie regionali dello scorso 30 novembre continuano a far riflettere. Coloro che ritenevano che la probabile vittoria di Michele Emiliano anche a Mesagne avrebbe rafforzato l’autocandidatura di Pompeo Molfetta hanno dovuto rivedere qualche considerazione. È vero che a Mesagne hanno votato oltre 2.000 elettori ma è pur vero che – considerando i big politici mesagnesi schierati con Michele Emiliano e tenuto conto che nel sentire comune l’ex sindaco di Bari era dall’inizio favorito – a pensarci bene, non sono tantissimi. Emiliano ha ottenuto 1.363 preferenze con una squadra che a suo sostegno ha potuto contare su un grande catalizzatore di voti come il sindacalista Gino Vizzino, un parlamentare del peso dell’on. Toni Matarrelli, un candidato sindaco – medico di professione – come Pompeo Molfetta; e ancora, su un esperto del consenso come il dottore Francesco Mingolla. Da aggiungere, i tanti dirigenti e iscritti del Pd che hanno votato il loro segretario regionale, a partire da quelli di Lab Dem e di Mesagne Cambia Verso. A parte il magro bottino di Guglielmo Minervini, con 109 voti più di opinione che di attivismo speso in suo favore – nonostante l’appoggio discreto del sindaco Scoditti, del presidente Orsini e dei due assessori piddini dell’attuale giunta cittadina – restano da pesare i 625 voti del senatore Dario Stefàno. L’ex assessore regionale è stato sostenuto da pezzi residuali – per ruoli e relativo consenso – del Pd e di Sel, quasi completamente confluiti nelle scorse settimane nel Comitato CaroDario, insieme a un gruppo di cittadini. La certezza, ad oggi, è che il candidato Molfetta rilancia la propria candidatura; Mingolla “inchioda” e si riaffaccia l’ipotesi dell’ammiraglio Emilio Guarini. Il Pd, con due comunicati stampa ravvicinati, sottolinea intanto un protagonismo difficile da dimostrare in queste primarie. Lo stesso Pd intenderebbe poi convincere tutti gli altri che lo stesso strumento democratico – che, con tutta onestà, questa recente prova di grande “spontaneità” non l’ha data – sarebbe a maggior ragione utile anche per individuare il candidato sindaco. La capacità di mobilitazione popolare del Pd mesagnese servirà, infine, ad individuare al proprio interno l’altro competitor di Molfetta? Perchè Molfetta&Matarrelli alle primarie non vogliono partecipare; ormai non si sa più in quale lingua lo debbano dire.
Per il candidato Sindaco “Il gioco delle tre carte”
Iscriviti
0 Commenti