Da 5 anni la faceva vivere nel terrore e la costringeva al silenzio. Arrestato un marito 34enne che ripetutamente e violentemente picchiava la moglie davanti ai due figli minori procurandole gravissimi ecchimosi sulle gambe. Le indagini sono state condotte dai Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni che hanno ascoltato i familiari, i colleghi e i vicini di casa della vittima. Il 23 maggio 2019 la donna vittima dei maltrattamenti del marito è svenuta sul posto di lavoro ed è stata soccorsa dai medici del pronto soccorso di Ostuni. Durante la visita in ospedale, i sanitari riscontrarono diversi ematomi provocati da morsi su entrambe le gambe della donna, alcuni in stato di assorbimento e altri più recenti, nonché ecchimosi sulla fronte e sull’arco sopraccigliare. In quell’occasione, la donna affermò di essersi procurata i lividi con «alcune cadute accidentali in casa» e dalla barella su cui era distesa fu portata via dal marito, che firmò il rifiuto di prestazioni sanitarie. Ad allertare i medici fu la presenza dei genitori della donna l’indomani in ospedale, che chiedevano chiarimenti su ciò che le era accaduto il giorno prima e confessarono che dal 2010, anno del matrimonio, la figlia era vittima di maltrattamenti, motivo per il quale, nel 2014, l’uomo era stato condotto in carcere, e che, una volta in libertà, vietò alla moglie di mantenere rapporti con i suoi genitori. Dell’accaduto i medici informarono i Carabinieri che procedettero a interrogare la vittima, la donna negò tutto e, anzi, affermò che il rapporto col marito andava a gonfie vele. Ma gli investigatori approfondirono l’accaduto e i familiari della vittima, le colleghe e i vicini di casa dichiararono che la donna veniva picchiata dal marito perché la notte lo sentivano urlare, poi colpi di schiaffi e, infine, udivano singhiozzi di pianto: tutti accadimenti che la donna negava all’arrivo dei Carabinieri. La vittima ha rifiutato perfino l’aiuto di un’associazione contro la violenza sulle donne che denunciò i suoi maltrattamenti in Procura. Gli accertamenti dei Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno potuto accertare le continue e ripetute brutali violenze subite dalla donna, chiedendo e ottenendo il trasferimento in carcere del responsabile.
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