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A Mesagne il voto alle primarie del 30 aprile si terrà nella sede del Pd, in via Roma, e non in un luogo pubblico come si era fatto sempre in passato. La decisione presa dagli organismi dirigenti del Pd mesagnese è stata duramente criticata dal senatore Giovanni Procacci del Pd, (nella foto) che ha definito “meschina” la decisione del circolo Pd mesagnese. Secondo il parlamentare barese vicino al presidente Emiliano “In questo modo si tradisce lo spirito democratico delle consultazioni perché la scelta di un luogo pubblico avrebbe favorito la partecipazione”. Secondo Procacci questa decisione sarebbe stata presa per favorire le correnti che fanno capo al Ministro Orlando e all’ex premier Renzi e, comunque, per bloccare i sostenitori del presidente Emiliano che non sono iscritti al partito. Alle consultazioni del 30 aprile, infatti, possono votare anche i non tesserati. Anche Maurizio Bruno, segretario provinciale Pd, bacchetta il circolo di Mesagne “che – ha detto in conferenza stampa – ha paura della partecipazione”. Che tra il Pd mesagnese e il presidente Emiliano non corressero buoni rapporti lo si sapeva da tempo. Il circolo Pd di via Roma accusa Emiliano di privilegiare i rapporti personali con il deputato Matarrelli e con il consigliere regionale Vizzino bypassando il suo partito che a Mesagne è stato “cacciato” all’opposizione proprio da Matarrelli e Vizzino. Anche Antonella Vincenti, responsabile regionale delle donne Pd, è critica con il circolo mesagnese: “La decisione presa a Mesagne è contraria allo Statuto del partito e rappresenta una riduzione degli spazi di partecipazione”.
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