La segreteria politica del movimento ProgettiAmo Mesagne torna sulla questione delle risorse comunali impegnate per incrementare le ore di lavoro dei dipendenti stabilizzati. “Dunque è stato solo un refuso, un banale refuso. Non 450.000 euro di aumento di spesa ma 47.000 euro. Staremo a vedere, intanto attendiamo l’atto di rettifica, per ora sono solo dichiarazioni a mezzo stampa, lo leggeremo nei dettagli, insieme ai documenti già richiesti agli uffici competenti in questi giorni. La cosa gravissima è che l’amministrazione si è accorta dell’errore, sempre che di errore si sia trattato, solo dopo che le opposizioni hanno sollevato la questione. Fa specie infatti pensare che si discute di un atto pubblico già trasmesso al Ministero della Funzione Pubblica, che era stato deliberato dalla giunta comunale, firmato dal Sindaco e dal Segretario Generale, controllato dai Responsabili delle risorse umane e del servizio economico e malgrado ciò nessuno di questi si è accorto di un errore così macroscopico. Un mero errore materiale, insomma, come tanti durante questa infelice esperienza di governo. Anni in cui il controllo politico sulla macchina amministrativa è stato praticamente inesistente.
Tralasciando di commentare ulteriormente una vicenda che è semplicemente imbarazzante, (oltre che seriamente allarmante considerato che rivela una palese superficialità nella gestione e nel controllo dei conti pubblici) non possiamo che considerare propagandistica la decisione di aumentare il numero delle ore da 24 a 30 per alcuni dipendenti; decisione che in realtà pur non traducendosi in un esborso ulteriore (tutto da verificare) per i contribuenti costituisce una vera e propria scelta politica che indirizza fondi che potevano essere destinati verso le vere emergenze del paese, su aspetti che certamente prioritari non lo sono.
Giustificare infatti – come ha fatto il Sindaco – tale aumento come importante per migliorare l’efficienza della macchina amministrativa, è ancora più singolare in un ente che, fra l’altro, ha già un numero di dipendenti abnorme, superiore in certi casi a città capoluogo di province. Facciamo presente che dal 2011, la stessa macchina comunale, si è arricchita di 38 nuove figure fra nuovi assunti e stabilizzati. Eppure, come appena ricordato, proprio l’efficienza della struttura amministrativa è quella che è mancata in questi anni. Il teorema “più ore uguale più efficienza” dunque non regge. Ciò, si badi bene, non vuol dire, che non ci sono dipendenti che svolgono il loro compito in modo responsabile; il problema sta nel controllo e soprattutto nell’organizzazione della struttura. Per aumentare l’efficienza, come abbiamo più volte sostenuto, occorre introdurre, come avviene in tanti paesi europei e nel Nord Italia, la carta dei servizi del cittadino, che ha come scopo quello di fornire tempi certi nell’erogazione dei servizi; intensificare le politiche di e-government, ossia utilizzare diffusamente le tecnologie di rete; semplificare la pianta organica, predisponendo quattro/cinque posizioni dirigenziali e non diciassette come oggi; erogare i premi produttività non a pioggia ma secondo un criterio meritocratico, estromettendo chi sbaglia; disciplinare le autorizzazioni a svolgere incarichi esterni dei nostri dipendenti affinché tale pratica non diventi un abuso e possa incidere negativamente sul rendimento interno. Infine adottare la carta di Pisa ed emanare il piano triennale anti corruzione, coniugando così trasparenza, efficienza e responsabilità. Tutti questi strumenti, a nostro avviso non solo aumenterebbero la funzionalità dell’Ente ma garantirebbero cospicui risparmi utili per erogare maggiori servizi ai cittadini”.
ProgettiAmo Mesagne: “L’ennesimo imbarazzante errore della giunta Scoditti”
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