Da qualche mese al Pta (ex ospedale) di Mesagne sono entrati in funzione i servizi di chirurgia plastica e urologia come distaccamento dell’ospedale Perrino di Brindisi. Nelle due sale operatorie si effettuano interventi in regime di day service. Non essendoci reparti, il paziente si ricovera alle 8 del mattino e viene dimesso nel primo pomeriggio. Tutta l’attività chirurgica viene espletata in sei ore. Nel pomeriggio non c’é nessun medico. Come dire: Mesagne è ormai solo un poliambulatorio.
Il Direttore generale Giuseppe Pasqualone, nella recente visita assieme al sindaco Toni Matarrelli ha detto che “le due sale operatorie di Mesagne sono un fiore all’occhiello della sanità pubblica brindisina”. Ma? Non certo riducendolo in un poliambulatorio. Si parlò anche di attivazione dell’hospice. Che non si vede all’orizzonte.
Il servizio di radiologia, diretto dal dr. Vincenzo Volpe, è attivo solo al mattina, dalle 8 alle 14,00. Per decongestinare il Pronto Soccorso dell’ospedale Perrino è assolutamente indispensabile ampliare l’offerta del Pta di Mesagne da dove potrebbero passare le urgenze di codice giallo. E, naturalmente, attivare il servizio radiologico pomeridiano.
Per quanto riguarda l’attività chirurgica attualmente in funzione e della quale molti (tra cui anche i medici di base) non sanno dell’esistenza, delle due sale operatorie, delle quali è responsabile il dr. Aldo Indolfi, coadiuvato dal dr. Giovanni Portaluri, una è fissa per l’oculistica. Nell’altra vengono effettuati interventi di urologia e, alcuni giorni, l’ortopedia e la chirurgia generale con il dr. Elefante che effettua piccoli interventi (per esempio le ernie inguinali) legati – sempre – alla degenza delle 6 ore.
Per la chirurgia plastica si effettuano tutti quei tipi di interventi sui tessuti cutanei, quindi asportazioni di nei, nevi, formazioni e innesti cutanei. Responsabile della Chirurgia plastica il dr. Lino Verrienti, direttore della Chirurgia plastica dell’ospedale Perrino di Brindisi, coadiuvato dai dr. Graziano Spinelli, Isabella Greco, Pasquale Bisceglia e Mario Montrone, Per l’urologia si lavora su tutto ciò che riguarda l’apparato urogenitale maschile, quindi fimosi, idroceli, ecc. Nelle prossime settimana il dr. Salvatore Brigante, coadiuvato dai colleghi Gabriele Giurioli e Ottavio Colaminico, dovrebbe attivare il servizio di biopsia prostatica per le ipertrofie prostatiche e la diagnosi dei carcinomi prostatici.
Si dirà: questi servizi al Pta di Mesagne riducono i tempi di attesa? Assolutamente no: i tempi restano sempre lunghissimi. Si potrebbero ridurre solo aumentando il monte ore di questi servizi. E incrementare l’attività significa, naturalmente, dare nuovo personale in quanto quello in servizio è sufficiente (appena) solo per sei ore.
Quale futuro aspetta il Pta di Mesagne? Se non verrà incrementata l’attività chirurgica sarà solo un poliambulatorio.
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