E’ successo a San Michele Salentino dove una maestra di scuola dell’infanzia è stata sospesa dall’insegnamento per 9 mesi per condotta aggressiva e violenza nei confronti di bambini di poco superiori ai 3 anni che le erano stati affidati. I Carabinieri di San Michele Salentino hanno dato esecuzione all’ordinanza “sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio” nei confronti della maestra 60enne. Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Brindisi, dott.ssa Stefania De Angelis, su richiesta del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica dott.ssa Paola Palumbo che ha concordato sul contenuto delle risultanze investigative espletate dai Carabinieri di San Michele Salentino a seguito di una denuncia presentata marzo dai genitori di un bimbo di 3 anni e mezzo che aveva confidato di essere stato picchiato in più occasioni sulle mani e sulla testa da una maestra. La mamma ha aggiunto che, in una circostanza, il figlio era tornato da scuola con dei lividi sul braccio sinistro, che aveva attribuito al fatto di essere stato strattonato con forza dalle insegnanti, asserendo di non voler più frequentare la scuola, indicando in una delle maestre quella che lo picchiava. I genitori hanno inserito nello zainetto del figlio uno smartphone registrazione, accorgendosi a seguito dell’ascolto, che la maestra lo aveva ripreso in maniera aggressiva per poi colpirlo con schiaffi, tanto che l’avevano udito piangere disperatamente. Quel giorno, all’uscita dall’asilo, il bimbo era molto nervoso, aveva gli occhi lucidi e il volto arrossato: ai genitori, per tranquillizzarli, la maestra aveva riferito che il piccolo aveva appena finito di correre. Successivamente sono emersi altri significativi episodi nel corso dei quali l’insegnante ha attuato condotte aggressive nei riguardi dei bambini della scuola dell’infanzia consistenti in urla, strattonamenti e schiaffi. Dalle verifiche effettuate dai Carabinieri è emerso che, con cadenza quasi quotidiana, la maestra minacciava di usare violenza nei confronti dei piccoli, ritenuti responsabili di essersi allontanati dal banco o di avere battuto le mani o fatto cadere le costruzioni a terra e, nel pronunciare parolacce, li colpiva con schiaffi sul capo, sulle braccia, sul volto, tanto che, in alcuni casi, i piccoli piangevano disperatamente o sbattevano la testa sul banco o cadevano a terra. Il ricorso sistematico alla violenza nei confronti dei bambini in tenerissima età, il numero degli episodi registrati in un ristretto arco temporale, hanno consentito di contestare alla donna il reato di maltrattamenti e verso i fanciulli.
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