“Vento di soave”, il documentario di Corrado Punzi racconta Brindisi e i suoi veleni. In quella che un tempo era la campagna di Brindisi, un gigante, anzi due: il petrolchimico Eni e la centrale a carbone Enel di Cerano. “Tre storie di ostinata ma contraddittoria opposizione al gigante industriale”, racconta il regista e sociologo salentino Corrado Punzi nel suo documentario Vento di soave. A fine novembre lo porta in concorso al Torino Film Festival nella sezione ‘Italiana.Doc’. Protagonisti “due agricoltori che vivono e lavorano sotto le centrali e un sub ambientalista dal profilo contradittorio”. Ma, a completare il quadro d’indagine, anche la versione dell’addetto stampa della centrale e gli eventi cittadini finanziati dalle industrie.Vento di soave è stato concepito da Punzi con il giornalista Stefano Martella e scritto con Francesco Lefons.
Questa sera, ore 20.45, atrio del castello. Ingresso libero.
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