Alla luce della risposta del Sindaco all’interpellanza promossa dalle forze di opposizioni e dopo la lettura della “bozza” del Verbale dell’Aro 2 Brindisi Sud del 7 giugno 2013, Il prossimo affidamento del servizio di raccolta e smaltimento RSU, per la nostra città, rimane ancora avvolto nel mistero più assoluto.
Dalla risposta all’interpellanza infatti il Sindaco, da un lato tenta di dare giustificazioni assurde ad una palese inerzia dell’amministrazione, dall’altro continua in questo imbarazzante tentativo di ridimensionare i fatti, affermando addirittura che l’affidamento diretto all’Axa Gial Plast era legittimo e che l’AVCP ha contestato solo l’insufficienza dei presupposti iniziali per lo stesso affidamento. L’AVCP, come è noto, è stata fin troppo chiara. Ha ritenuto illegittimo l’atto di affidamento perché sono stati derogati diversi articoli del codice dei contratti, tant’è che ha invitato immediatamente l’amministrazione ha ripristinare lo stato di illegittimità agendo in autotutela; continua dunque, l’amministrazione Scoditti, ha tenere un atteggiamento irresponsabile su una questione che ha già cagionato danni incalcolabili ai cittadini mesagnesi.
Dalle sue prime mosse invece, l’ARO, sembra essere un duplicato dell’ATO, istituto che si è rivelato un vero e proprio fallimento nella gestione del servizio rifiuti nei vari territori. Basti pensare che l’ARO 2, da quando si è costituito ha indette solo tre assemblee adottando direttive poco chiare ed i cui verbali non sono stati ancora prodotti in forma ufficiale. Solo l’ultimo, quello relativo all’assemblea richiesta dal comune di Mesagne, dopo varie sollecitazione è stato trasmesso in “bozza”. In tale verbale non vi sono assolutamente certezze che nel breve periodo possa essere espletata da parte dell’ARO 2 una gara d’appalto. Anzi invita i comuni, in scadenza di contratto, ad adottare misure eccezionali, quali l’ordinanza sindacale, per poter assicurare un servizio indifferibile come quello della gestione dei rifiuti. Rassicurante dunque che l’ARO 2 abbia impiegato ben tre mesi per dire delle cose ovvie!
Che allo stato dei fatti, dunque, l’ordinanza sindacale rappresenti l’unica soluzione per non trovare i rifiuti per strada il 1 luglio è evidente, ciò non toglie che tale misura, proprio perché eccezionale non può che essere di brevissima durata. Davanti all’atteggiamento improduttivo da parte dell’ARO, incapace, al momento di dare garanzie per un affidamento del servizio entro tempi ragionevoli, riteniamo non vi sia altra strada, per l’amministrazione comunale, che indire una gara d’appalto rispettando le procedure previste dal codice dei contratti(D.lsg 163/2006). Riteniamo essenziale e ragionevole che entro settembre 2013 la questione venga risolta con l’affidamento ad un nuovo gestore. Tuttavia, ci riserviamo sin d’ora, a tutela dei cittadini mesagnesi, di attivare tutti gli strumenti necessari nelle sedi competenti, affinché questa assurda vicenda dell’ARO 2 non diventi l’ennesimo escamotage per l’amministrazione comunale, di continuare a rinviare responsabilità, utili solo ad arrecare ulteriori danni economici alla città di Mesagne.