Ieri 13 marzo si sarebbero incontrare tutti gli Aro (ambito raccolta ottimale) di Brindisi per dare il via alla pubblicazione del bando di gara. L’Aro di Brindisi, che comprende tutti i Comuni della provincia, aveva predisposto ed inviato ai Comuni una bozza del capitolato d’appalto unico propedeutico al bando per la raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. A Mesagne l’assessore Saracino e i suoi collaboratori letta la bozza si sono messi letteralmente le mani nei capelli in quanto la bozza presenta molte incongruenze con il servizio che si svolge a Mesagne. “Abbiamo fatto presente ai tecnici di Brindisi che hanno preparato la bozza le molte criticità che presenta”, ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Rosanna Saracino. Come dire: quella bozza non può essere assolutamente presa in considerazione. “A Mesagne non intendiamo tornare indietro – aggiunge l’assessore -. Addirittura avevano previsto di riportare in città le campane per la raccolta del vetro. Noi abbiamo tolto dalle strade tutto ciò che era visibile e che non rappresentava una bella immagine per la nostra città”.
In questo contesto il Comune che si gioca una grossa partita è proprio Mesagne. “Da due anni abbiamo raggiunto il 65% di raccolta differenziata e ci siamo posti l’obiettivo di andare oltre. Gli altri Comuni sono addirittura al 5% di differenziata. Mentre per loro qualsiasi intervento sarà migliorativo rispetto all’esistente, per noi no. In questi due anni abbiamo ottenuto importanti risultati. Un esempio? La raccolta dei rifiuti delle persone allettate e dei bambini inferiori ai due anni. Tutti servizi che abbiamo acquisito con tanta fatica e che intendiamo conservare”. Inoltre nella bozza sarebbero stati previsti servizi che il Comune di Mesagne ha già esternalizzato. “Sarebbe come sobbarcarsi con ulteriori spese per servizi che il Comune di Mesagne ha già predisposto”, aggiunge la Saracino. E per noi il conto economico è l’aspetto più importante.
“Stiamo anche valutando la questione del personale in quanto ad oggi la ditta Axa-Gial Past ha 59 unità che vorremo, se possibile, aumentare. Anche su questo punto non faremo un passo indietro perché abbiamo bisogno di conservare tutti i servizi che abbiamo avviato. Abbiamo tenuto una riunione della commissione consiliare e tutti, opposizione compresa, hanno condiviso le criticità della bozza presentataci dall’Aro”. I tecnici di Brindisi, per fortuna, hanno convenuto che il bando deve essere rivisto punto per punto. Il bando dovrebbe essere pubblicato entro il 30 aprile e, comunque, si vorrebbe passare all’affidamento provvisorio della gara entro il 31 dicembre di quest’anno che un importo di 23 milioni di euro annui entro il 31 12 2014. Dall’Aro non si può uscire. Ma, assicura l’assessore Rosanna saracino, si sarà da lottare con i denti.