La situazione è difficile. La criminalità sembra essere tornata dietro l’angolo. L’ordine pubblico è a rischio e c’è chi teme, soprattutto in questi giorni di festa, che possa precipitare. La rapina dell’altro ieri alla succursale di Poste Italiane di via Nino Bixio in un’ora centralissima della giornata, dinanzi a tante persone, a pochi metri dalla villetta del Love Garden sempre molto frequentata, e a una decina di metri dal Comando dei carabinieri di Mesagne, inducono a riflettere. Stazioni di servizio carburanti, commercianti, pub, ristoranti sempre pieni di turisti ed ospiti sono obiettivi a rischio. Il timore è che si torni a vivere nel terrore. Gli investigatori stanno lavorando senza pause sui filmati acquisiti dalle telecamere dell’ufficio postale. Stanno interrogando chi può aver visto, stanno studiando il percorso fatto dai due rapinatori a bordo di una moto di grossa cilindrata, una kawasaki di colore bianco, con il viso coperto da caschi. In via Mazzini non ci sono telecamere. Si presume che i rapinatori siano arrivati da via Marconi, abbiano percorso via Mameli per girare contro senso a sinistra in via De Amicis, e siano arrivati in via Bizio. I carabinieri hanno ascoltato la testimonianza di una signora che li ha visti percorrere questo tragitto. Dopo la rapina, invece, i due malviventi sarebbero fuggiti percorrendo via Maroncelli per immettersi nel quartiere Grutti e quindi sulla superstrada Brindisi-Taranto. Dalle immagini delle telecamere si vede che il rapinatore entrato aveva un fisico possente, pienotto e spalle incurvate. Ma non un obeso stante l’agilità che ha avuto nel saltare sulla moto per fuggire. Il complice rimasto in sella sulla moto con il motore acceso, invece, dai filmati sembra di fisico più piccolo ed asciutto, si guardava attorno con una mano nella tasca del giubbotto dove probabilmente aveva una pistola.
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