“Siamo giunti a Mesagne per conoscere meglio la città ed il luogo dove visse Marcella Di Levrano, come si viveva in quegli anni, per fare memoria viva, per conoscerla come persona e non solo nel ricordo del tragica fine. Vogliamo costruire la sua storia di coraggio per poterla raccontare”.
Laura Marzo, referente del presidio di Libera di Pavia intitolato a Marcella Di Levrano e Rossella Casini (vittima della ‘Ndrangheta in Calabria), racconta l’esperienza fatta dal gruppo pavese che per la seconda volta è stato a Mesagne per partecipare al campo di Estate Liberi. E prima di ripartire, assieme ai ragazzi della Valle d’Aosta e ai volontari dello Spi Cgil di Reggio Emilia, hanno incontrato i volontari dell’Auser di Mesagne, ricevuti dal presidente Vito Marchionna e dall’assessore ai Percorsi di Legalità, Anna Maria Scalera. I “campisti” nei giorni scorsi avevano incontrato il Procuratore di Brindisi Antonio De Donno, a Porto Selvaggio hanno parlato con Viviana Matrangolo, figlia di Renata Fonte, hanno festeggiato la ricorrenza del 25 luglio 1943 a Masseria Canali con la pastasciutta antifascista della cucina reggiana, hanno parlato dell’impegno di Peppino Impastato, hanno ascoltato la testimonianza del prof. Fortunato Sconosciuto che ha raccontato la reazione politica, civile e sociale della città, sono stati al bosco dei Lucci per riprendere il percorso di verità e giustizia di Marcella Di Levrano, hanno svolto seminari mentre al mattina dato una mano al lavoro sui terreni confiscati a Masseria Canali, S. Pietro V e Torchiarolo gestiti dalla coop Terra di Puglia Libera Terra.
“C’è una enorme differenza tra il territorio della Valle d’Aosta ed il Salento – ha detto la giovane Noèmie Rapetti di Verrès – ma ormai alcune mentalità sono radicate dappertutto”. Ed ha ricordato che anche il presidio di Libera di Aosta è intitolato a Antonio Landieri e Marcella Di Levrano.
Vito Marchionna ha chiesto maggiore sostegno alla sua associazione privata di una stanza dell’ex Pretura per far posto ad “Emporio fai da te” di Leroy Merlin, e Barbara Vigilante dello Spi di Reggio Emilia ha sottolineato la collaborazione su tutto il territorio nazionale della Cgil con Libera “perché – ha detto – se non c’è legalità non c’è giustizia sociale e non ci sono diritti e tutela del lavoro”. Veronica Ruberti 18 anni, era curiosa di vedere il servizio che svolge l’Auser di Mesagne a favore degli indigenti di Mesagne “Uno scambio culturale molto utile”, mentre l’assessore Anna Maria Scalera ha sottolineato l’impegno dell’istituzione locale verso le famiglie bisognose “perché ci aiuta a contrastare i fenomeni di illegalità in quanto spesso la criminalità assume la manovalanza proprio in questo serbatoio”. Nel programma organizzato dal presidio di Libera di Mesagne e dal coordinamento provinciale si è voluto portare i campisti alla sede Auser in quanto Libera si occupa anche della lotta alla povertà e alle ingiustizie. “Risolvendo questi problemi sociali evitiamo che le infiltrazioni delle mafie che vanno a reclutare. I campi per questo si chiamano Estate Liberi campi di formazione e impegno sui beni confiscati alle mafie proprio per questo” ha concluso Valerio D’Amici di Libera Brindisi.
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