(di S. Franciosa da il7 Magazine) L’Azienda ai Servizi Vari di Bitonto che, dal primo novembre scorso gestisce nella città di Mesagne il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e il loro smaltimento ha, dunque, deciso di non voler proseguire il servizio oltre la data naturale di scadenza del contratto fissata per il 30 ottobre 2018. L’azienda barese si era aggiudicata la gara per 2 milioni 677mila 208,66 euro; durata dell’appalto, un anno. Tutti i dipendenti erano stati riassorbiti. La Società ASV Spa aveva introdotto una serie di novità, fra cui prestazioni aggiuntive ed innovative che ne avevano migliorato il servizio. E’ stata potenziata, ad esempio, l’attività di recupero rifiuti, anche speciali, abbandonati nel territorio urbano ed extraurbano. L’Azienda Servizi Vari ha fornito, poi, diversi sistemi di sorveglianza e di controllo del territorio come postazioni con camere fisse e sistemi veicolari come foto-trappole, droni aerei e sistemi di geolocalizzazione GPS. Altra novità, l’ampliamento degli orari di apertura della Piattaforma Ecologica situata nella zona industriale della città. E’, inoltre, partita la nuova Isola Ecologica di via Marangio, esclusivamente dedicata alla raccolta delle frazioni differenziate e destinata ai soli residenti di Mesagne. Il controllo avviene attraverso l’installazione di una barra d’accesso dotata di un sistema di riconoscimento del codice fiscale/tessera sanitaria, o, nel caso di aziende, della partita Iva. Il sistema è collegato in rete con i Server comunali e questo permette di riscontrare, in tempo reale, se l’utente è residente nel Comune di Mesagne.
L’intenzione di non voler proseguire nel sevizio era giunta al Comune di Mesagne il 26 settembre scorso. Le motivazioni alla base della decisione sono state spiegate agli amministratori in un incontro che si è svolto qualche giorno fa. La società partecipata con il 60% delle quote azionarie in carico al Comune di Bitonto e il 40% ad una componente privata, si troverebbe in una situazione di sofferenza finanziaria ed avrebbe, per questo, necessità di elaborare un piano di risanamento che presuppone la dismissione dei cantieri improduttivi. Per l’Azienda, il cantiere di Mesagne, a causa dei costi del personale, del noleggio parco mezzi e della gestione ordinaria del servizio previsto in capitolato, produrrebbe diseconomie non più sostenibili. Cosa accadrà ora? L’Amministrazione Comunale avrebbe espresso la volontà di avvalersi, comunque, della clausola contrattuale che prevede la possibilità che l’azienda prosegua il servizio in deroga tecnica per altri sei mesi agli stessi patti e condizioni. “L’Ufficio Ecologia – ha spiegato l’assessore al ramo Omar Ture – ha già predisposto il capitolato per l’espletamento di una nuova gara ponte per riaffidare, successivamente, il servizio nelle more dell’espletamento della nuova Gara d’Ambito che, per informazioni acquisite, è ancora in alto mare. La prossima settimana invieremo la determina a contrarre alla “Sua” della Provincia, cui tocca l’onere di espletare la procedura di gara”. L’Assessore all’Ambiente Ture e il sindaco Pompeo Molfetta hanno garantito che seguiranno con la massima attenzione il verificarsi degli eventi in modo tale che la città di Mesagne non debba subire le conseguenze di questa fase di transizione. Hanno assicurato che vigileranno affinchè siano rispettati i tempi tecnici in cui deve compiersi il passaggio di consegne. “Siamo soddisfatti del lavoro svolto dall’Azienda barese ma anche degli ultimi dati relativi alle percentuali di raccolta differenziata che dimostrano come i cittadini mesagnesi stiano cogliendo la raccolta differenziata come un’opportunità – ci ha spiegato Omar Ture -. I dati del mese di agosto sono molto alti e vanno contestualizzati in un periodo in cui a Mesagne si è registrato un notevole flusso di turisti”.
Per restare aggiornato seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina facebook, pubblicheremo al più presto tutti gli aggiornamenti in merito.
Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/mesagnesera/
Widget not in any sidebars