(di Stefania Franciosa il 7Magazine) Toccherà al Commissario Prefettizio del Comune di Mesagne, Erminia Cicoria, risolvere, anche se temporaneamente, la questione dell’affidamento del servizio raccolta rifiuti il cui bando per la gara ponte è andato deserto. Alla Sua della Provincia di Brindisi non è arrivata, infatti, nessuna proposta. L’Azienda ai Servizi Vari di Bitonto che, dal primo Novembre del 2018, gestisce nella città di Mesagne il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e il loro smaltimento aveva deciso di non voler proseguire il servizio oltre la data naturale di scadenza del contratto fissata per il 30 ottobre 2018.
L’azienda barese si era aggiudicata la gara per 2 milioni 677mila euro; durata dell’appalto, un anno. Tutti i dipendenti erano stati riassorbiti.
La Società Asv Spa aveva introdotto una serie di novità, fra cui prestazioni aggiuntive ed innovative che ne avevano migliorato il servizio. Era stata potenziata, ad esempio, l’attività di recupero rifiuti, anche speciali, abbandonati nel territorio urbano ed extraurbano.
L’Azienda Servizi Vari aveva fornito, poi, diversi sistemi di sorveglianza e di controllo del territorio come postazioni con camere fisse e sistemi veicolari come foto-trappole, droni aerei e sistemi di geolocalizzazione Gps. Altra novità, l’ampliamento degli orari di apertura della Piattaforma Ecologica situata nella zona industriale della città. Era, inoltre, partita la nuova Isola Ecologica di via Marangio, esclusivamente dedicata alla raccolta delle frazioni differenziate e destinata ai soli residenti di Mesagne.
Il controllo avviene, tuttora, attraverso l’installazione di una barra d’accesso dotata di un sistema di riconoscimento del codice fiscale/tessera
sanitaria, o, nel caso di aziende, della partita Iva. Il sistema è collegato in rete con i Server comunali e questo permette di riscontrare, in
tempo reale, se l’utente è residente nel Comune di Mesagne.
L’intenzione di non voler proseguire nel sevizio era giunta al Comune di Mesagne il 26 Settembre dello scorso anno. Le motivazioni alla base della decisione erano state spiegate agli amministratori in un incontro nel corso del quale, la società partecipata, con il 60% delle quote azionarie in carico al Comune di Bitonto e il 40% ad una componente privata, aveva dichiarato di trovarsi in una situazione di sofferenza finanziaria e, per questo, nella necessità di elaborare un piano di risanamento che presupponeva la dismissione dei cantieri improduttivi, fra cui, quello della cittadina messapica.
Per l’Azienda, il cantiere di Mesagne, a causa dei costi del personale, del noleggio parco mezzi e della gestione ordinaria del servizio previsto in capitolato, produceva diseconomie non più sostenibili. L’Amministrazione Comunale si era avvalsa della clausola contrattuale che prevedeva la possibilità che l’azienda proseguisse il servizio in deroga tecnica per altri sei mesi agli stessi patti e alle stesse condizioni, predisponendo, nello stesso tempo, il capitolato per l’espletamento di una nuova gara ponte per riaffidare, successivamente, il servizio. La proroga scadrà il prossimo 30 aprile prossimo e, alla luce della gara andata deserta, il Commissario Prefettizio dovrà individuare soluzioni per garantire il servizio evitando disagi alla città; probabilmente sarà emanato un nuovo provvedimento urgente di proroga con il quale sarà imposta all’attuale ditta la prosecuzione del servizio per i motivi previsti dalla normativa vigente. Ma non vi è certezza circa la posizione che assumerà l’Asv relativamente a tale richiesta.
La gara per l’affidamento del servizio biennale per la raccolta e trasporto dei rifiuti indetta dalla Sua l’8 febbraio di quest’anno partiva da una base d’asta di Euro 5.565.555,46 oltre Iva.
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