La Uil organizza venerdì 8 novembre alle ore 9.00 al “Liceo E. Palumbo” di Brindisi un convegno con la partecipazione del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia e il segretario nazionale confederale aggiunto Pier Paolo Bombardieri. Siamo ormai davanti a una recessione drammatica del territorio brindisino; siamo, forse, davanti a un paradosso in un’Italia fatta di proclami su Lavoro, sulla Ricerca, sulla Formazione e sull’innovazione digitale e tecnologica, ma non sappiamo che cosa farà o pensa di realizzare il Governo in difesa dello stato di diritto e della dignità del lavoro, delle aziende e dei lavoratori che lottano da mesi per il proprio lavoro e per la propria dignità. Su questo tema la Uil di Brindisi non si è mai stancata di lottare e di fronteggiare la sfida; lo dimostrano le numerose vertenze territoriali, denunciate dal sindacato. Ecco alcuni quesiti che la Uil, dopo le vertenze sul Patto per Brindisi, porrà al Ministro Francesco Boccia.
Il convegno “ Riprendiamoci il nostro Futuro” vuole rinnovare la nostra richiesta sulla fedeltà che tutela lo stato di diritto al lavoro secondo la Costituzione, che coniuga garanzia del lavoro e visione e concretezza nei settori del manifatturiero, dell’industria, della ricerca, dell’innovazione e come diciamo No all’articolo 29 che taglia i lavoratori della ricerca per non danneggiare l’agricoltura. La mappa delle crisi aziendali già aperte sono numerose e ravvisano migliaia di post di lavoro a rischio. DallaTecnomessapia alla Dema e dal Mercatone Uno all’Auchan. Ecco una mappa dei tavoli più impegnativi per il territorio di Brindisi, che presentano una provincia in affanno e fanno emergere i tavoli di crisi del territorio. La lista è meramente rappresentativa, denuncia una situazione drammatica ed emergenziale e chiede al Governo “Interventi Urgenti” per il territorio. Un declino che emerge e si moltiplica anche con la recessione di queste ore di “Arcelor Mittal” a Taranto che come una “Bomba a orologeria” getta la spugna, mentre a Brindisi accade nel manifatturiero, nell’edilizia e nel commercio da Mercatone Uno a Conad/Auchan dove ci sono da noi centinaia di lavoratori in bilico. Una crisi che non si ferma nel settore della nostra industria e che mette i nostri lavoratori a forte rischio e un indotto enorme che potrebbe andare in forte crisi e navigare nel buio. L’auspicio è che il Governo ascolti il sindacato. La Uil pensionati di Brindisi chiede alle Istituzioni di salvaguardare il territorio passando dalle “Parole ai Fatti”. I pensionati brindisini chiedono politiche per il lavoro e per le famiglie. Non è possibile vedere i propri figli allontanarsi dalla famiglia solo per la ricerca di un lavoro lasciando a casa i propri genitori anziani e/o ammalati e non autosufficienti. La cultura è in una società che cambia il suo pensiero e il suo modo di essere e di fare progresso in un’apertura che sia innovativa verso l’industria di riconversione e che sappia cogliere le opportunità e le sfide della digitalizzazione per le nostre imprese in un futuro di condivisione comune. Non occorre, però, che la politica raggiri la gente e i nostri pensionati facendo propaganda e beffando la gente. Sull’autonomia occorre dire che è un percorso serio per arrivare alla meta insieme partendo insieme con un programma comune dando parità, quantità e qualità di servizi.
Ci aspettiamo un impegno per sbloccare la questione e una risposta in merito alla situazione di emergenza, la cui criticità non può ricadere sul “lavoro”, sui “lavoratori” e sulle loro famiglie. Tocca ora al Ministro e a tutte le Istituzione prendere in mano la situazione tutelando prima il lavoro e i lavoratori e poi la crisi, la cui situazione dovrà essere ricostituita al più presto. Il Ministro Francesco Boccia è un uomo del nostro territorio, è stato eletto deputato con i nostri voti ed è un conoscitore delle problematiche del Sud, della Puglia e di Brindisi.
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