“Da tre lunghi anni che mi reco al Comune per esporre il problema che nessuno ha mai risolto”. Il “Caffè Roma”, in via Roma, strada sulla quale c’é il Palazzo di Città, ad un passo dall’ospedale, rischia di chiudere la sua attività. “Devo necessariamente chiudere la porta del bar per evitare che i cattivi odori provenienti dalla fogna entrino nel mio locale”. Andrea è scoraggiato. Ha fatto importanti investimenti che rischiano di andare in fumo. Il problema non è solo suo ma dell’intero quartiere e delle altre numerose attività commerciali aperte in zona. A protestare più volte al Comune sono andati anche i residenti di via Roma. “Non è più possibile convivere con esalazioni provenienti dalle grate della canalizzazione della fogna bianca – aggiunge Andrea -. Ho costruito un gazebo esterno al bar, regolarmente autorizzato e per il quale pago ben 500 euro all’anno di suolo pubblico, ho ristrutturato il locale secondo i canoni suggeriti dall’Ufficio tecnico comunale per adeguarmi alla vicina chiesa della Madonna di Loreto. Ho investito per vivere dignitosamente ma ogni giorno perdo clienti che non possono sostare per consumare. Mi chiedo: è possibile che nessun ufficio comunale riesca a risolvere questo problema? Ripeto aspetto da tre anni. Ho scritto e riscritto, sono andato personalmente presso tutti gli uffici comunali. Avrei potuto anche chiudere le grate ma quando piove rischio di allagarmi”.
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