Si esibirà anche quest’anno diretta dal maestro Ennio Morricone con Roma Sinfonietta Orchestra: Roberta Rosato (nella foto), classe 1987, sarà diretta, per il quarto anno consecutivo, dal glorioso direttore italiano e compositore più famoso al mondo che, da quando l’ha conosciuta, continua a ingaggiarla per la sua eccellente preparazione e professionalità.
Roberta Rosato, che vive a Roma ed è figlia d’arte di papà Roberto saxsofonista, ha iniziato a dieci anni a seguire le tracce intricate dello spartito nel conservatorio «Tito Schipa» di Lecce, perché un giorno mentre «girovaga per la casa di una cantante» fu attratta dalle curve di un misterioso strumento posato sul divano del salone: il violino. Anche se poi si è laureata nella viola al conservatorio «Santa Cecilia» di Roma.
Roberta, che è fatta di musica, alle scuole medie, era il riferimento per tutta la sua classe sul grado di complessità dell’esecuzione dei brani da imparare a suonare con il flauto: quando la professoressa di musica Ancora dava un compito, tutti guardavano la sua espressione. Se leggeva lo spartito con il viso rilassato, allora i suoi compagni avrebbero eseguito senza grossi problemi. Ma quando accigliava lo sguardo, tutti si preoccupavano perché sarebbero fioccati voti bassi.
Oggi, nel vedere Roberta esibirsi sui palchi dei teatri più famosi del mondo, dalle tournee a Pechino, Shangai, Nanchino, ad accompagnare tenori del calibro di Josè Carreras, a calcare il palco del Teatro Opera City in Giappone con l’Orchestra di Roma, non si direbbe che questa giovane donna, elegante e sobria nei suoi abiti lunghi da sera, ha una passione sfrenata per il calcio fin da quando era bambina. Era l’unica tra le sue amiche che non vedeva l’ora di tirare due calci al pallone con il fratello Paolo e i suoi amici, la prima a sedere davanti alla televisione con le patatine e a intonare i cori dei tifosi durante i Mondiali di calcio.
Per Roberta, la musica, al di là di ogni frase retorica, rappresenta una ragione di vita che va oltre la semplice occupazione professionale. E volendole attribuire una canzone, sarebbe «Qualcosa che non c’è» di Elisa, con la quale ha anche collaborato, perché ha iniziato a sognare, incoraggiata sempre da mamma Tiziana e papà Roberto, e, poi, «a far sognare il mondo con la musica». Come quando con l’Orchestra italiana del Cinema, che si è accreditata in sette anni tra i migliori organici e sinfonici nell’interpretazione delle colonne sonore italiane e straniere, esegue, con altri 80 musicisti, lo straordinario successo delle colonne sonore della saga di Harry Potter, in perfetto sincrono con la proiezione integrale del film Orchestra del Cinema ripetutamente richiesta nel nuovissimo Jiangsu Grand Theater Opera House and Multi Media Hall di Nanjing, spazio dall’innovativa architettura ed eccellente acustica in Cina. O quando, con l’orchestra Europa InCanto, un progetto nato per diffondere la cultura artistica, musicale e letteraria tra le nuove generazioni, lavorando con e per i giovani, influisce sugli stati d’animo più profondi e sulle emozioni di chi ascolta, con l’esecuzione della «Turandot» di Giacomo Puccini. Eppure, le pagliuzze dorate dei suoi occhi verdi, hanno luccicato di più quando è stata ingaggiata da uno dei musicisti e compositori più importanti e innovativi emersi in Italia nella seconda metà degli anni ’70: il cantautore napoletano Pino Daniele. Con lui ha fatto il suo ultimo tour estivo a Taormina, nell’Arena di Verona e nella Reggia di Caserta. Ma quando le chiedono qual è la musica che più le ha nutrito intensamente l’anima, risponde «Baarìa, perché la musica diretta da altri maestri d’orchestra, non ha la stessa energia che infonde il genio Ennio Morricone». E si commuove davvero ogni volta che la esegue sul palco davanti alle coreografie nell’aria del suo Maestro. Ne ha fatta di strada, la musicista Roberta Rosato, da quel posto in seconda fila della terza A della scuola media Maya Materdona, sedendosi, oggi, anche come prima viola, nell’Orchestra Sinfonietta Roma diretta dal maestro che vanta infinite influenze nella musica del Terzo Millennio, Ennio Morricone. (Fonte il7 Magazine Brindisi)
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