I LETTORI CI SCRIVONO Gentile Direttore, le scrivo per segnalare una situazione di degrado ambientale e direi, anche sociale, a pochi passi da Mesagne. Si tratta della strada che corre parallelamente alla provinciale per Latiano, l’antica via Appia, tra l’altro percorso ciclo-turistico meta in primavera ed estate di tanti appassionati di natura, cultura e sport, di cui anche tanti turisti olandesi, americani, inglesi (a pochi chilometri c’è Muro Tenente). Le allego insieme a questo testo anche delle foto che testimoniano quanto le sto per scrivere.
La strada è ormai meta anche di cittadini che si dilettano a trattarla da pattumiera della città. Parlo di cittadini perché la natura dei rifiuti è chiaramente domestica e ciò non significa che non siano dannosi per l’ambiente. Tra i rifiuti nel documentare con delle foto mi sono accorto che vi era un cartello di segnaletica stradale integro: gettato nella terra da chi e per quale motivo è davvero difficile stabilirlo. E poi oltre ai vari mucchietti di spazzatura sparsi per la strada tra ulivi, muretti a secco e Storia del luogo, vi è l’angolo “inceneritore”: un angolino tra i rovi dove si inceneriscono di tanto in tanto i grandi sacchi depositati. Gli ultimi sacchi molto ingombranti depositati in questi giorni, a quanto pare da una macchina furgonata di colore rosso. Sono lì da qualche giorno e sono tutti rifiuti che se inceneriti rilasceranno fumi tossici, diossina ed altre sostanze cancerogene per tutti anche per chi li ha depositati, perché i danni ambientali e di salute li fanno a tutta la comunità. Tutto per una questione di tempo: bastano pochi minuti per andare alla piattaforma ecologica per depositarli.
Ora mi chiedo vogliamo continuare con questo scempio? Faremo bruciare dagli stessi autori questo materiale? O possiamo intervenire subito contattando le autorità competenti. Mi sono rivolto alla sua redazione perché è importante il ruolo delle testate giornalistiche, come la Sua nel sensibilizzare i cittadini. Non voglio addossare alcuna colpa se non alla gente che facendo tali gesti credere di irridere gli altri che osservano le regole del buon senso e del vivere comune. La ringrazio anticipatamente e resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un lettore
C. N.
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Percorro questa strada in bicicletta molto spesso e posso confermare lo scempio descritto proprio intorno a Muro Tenente e vie limitrofe. E confermo anche la presenza di turisti stranieri in bici o a piedi in estate. Se il danno creato ed il valore dell’ambiente fosse davvero riconosciuto certi individui dovrebbero assaggiare un po’ di carcere e multe salate. Danneggiare l’ambiente e la salute delle persone deve essere meno conveniente di un viaggio all’isola ecologica, forse così cambierebbe qualcosa.