La Guardia di Finanza di Brindisi nei giorni scorsi ha visitato numerose case vacanze, affittacamere e B&B della provincia. Dagli accertamenti sono emerse ben 36 situazioni irregolari e, in alcuni casi, la mancanza di autorizzazioni ad operare pur presenti su internet e pronti ad accogliere prenotazioni on-line da varie città italiane. L’attività delle Fiamme Gialle si è svolta incrociando i dati acquisiti dai sistemi informatici in uso al Corpo e gli elementi in possesso dei vari Comuni della Provincia con le strutture ricettive presenti sui siti internet, nonché sui social network ove spesso si concentrano le offerte turistiche. Le ispezioni, oltre alla regolarità della posizione fiscale, erano finalizzate a verificare il possesso delle previste autorizzazioni amministrative quali la cosiddetta S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), obbligatoria per l’attività ricettiva nello specifico settore da presentare al rispettivo Comune, nonché il corretto adempimento alle disposizioni del T.U.L.P.S. in materia di “comunicazione delle persone alloggiate”. Per quest’ultima ipotesi, 8 titolari di strutture ricettive sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per non aver comunicato i nomi degli alloggiati all’Autorità di Pubblica Sicurezza, in violazione dell’art. 109 del T.U.L.P.S. Inoltre 7 soggetti sono stati denunciati all’A. G. per abusivismo edilizio.
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