Un giorno a Mesagne assieme al presidente dell’associazione antiracket ed antiusura Fabio Marini per discutere sui temi della legalità e su cosa bisogna fare per combattere l’estorsione, l’usura e l’illegalità.
Un gruppo di giovani seminaristi di Padova, arrivati a Bari in treno, sono giunti a Mesagne in bicicletta. Meta del loro pellegrinaggio Alessano dove è sepolto don Tonino Bello. Obbligatoria fare tappa a Mesagne, la città di Melissa, dove nel 2007 è stata fondata l’associazione “Legalità & Sicurezza”, per unire commercianti, cittadini, imprenditori per combattere insieme il racket delle estorsioni, l’usura ed ogni forma di illegalità.
Fabio Marini ha accompagnato il gruppo a visitare i terreni ed i beni confiscati alla Sacra Corona Unita ed affidati alla cooperativa Libera Terra; successivamente, presso la bottega di Libera Terra, dove hanno incontrato i responsabili dell’associazione fondata da don Luigi Ciotti che hanno fatto omaggio di alcuni prodotti coltivati sulle terre confiscate.
I giovani seminaristi padovani hanno rivolto numerose domande a Fabio Marini che ha spiegato la sua esperienza di giovane impegnato nell’associazione antiracket ed antiusura. “Se sei solo il racket del “pizzo” può tenerti in pugno – ha detto Marini -. Se ti organizzi, se hai con te la forza di altri come te, il racket può perdere il suo potere”. Quindi ha parlato degli anni difficili di Mesagne, di come la città ha reagito e di come tuttora sta combattendo questa difficile battaglia al fianco delle Forze dell’Ordine, della Magistratura, ed insieme alla Chiesa, alla scuola, all’associazionismo. Ha parlato dei recenti attacchi subiti dalla malavita organizzata nell’intento di farlo tacere, del suo stato d’animo quando la criminalità ha incendiato la sua automobile parcheggiata dinanzi alla casa, di quanti sono coloro che si rivolgono all’associazione per denunciare. “Il primo passo per sconfiggere l’estorsione – ha spiegato – è uscire dall’isolamento”. I seminaristi hanno chiesto informazioni sul fondo di solidarietà delle vittime dell’usura e dell’estorsione, su quali sono i compiti dell’associazione e come assistono i cittadini danneggiati.
“I commercianti non devono mai sottovalutare la prima telefonata – ha aggiunto Fabio Marini – il primo segnale strano, il primo passaggio dal negozio di persone sospette. Noi consigliamo di mettersi subito in contatto con le Forze dell’Ordine che possono avviare le indagini per incastrare gli estortori senza essere chiamati direttamente in causa e che bisogna parlarne con i colleghi per non restare soli e perché aiuta ad essere più forti”.
Oggi il gruppo di seminaristi di Padova proseguirà il suo percorso e partirà in bicicletta per Alessano, nel cuore del Salento, città natale di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, morto nel 1993 a soli 58 anni. I giovani andranno a pregare sulla tomba di don Tonino, “perché – hanno detto – il suo ricordo e la sua testimonianza vivono ancora”.