“Basta non ne possiamo più”. Questa si chiama disperazione. I lavoratori del servizio di assistenza domiciliare integrata si sono incatenati dinanzi all’assessorato ai Servizi Sociali di Mesagne. Una azione forte per chiedere a viva voce la presenza dei Sindaci dei Comuni inadempienti dell’Ambito territoriale Br 4.
  Da sei mesi alcuni Comuni non pagano le cooperative che hanno assunto (a volte superando le effettive necessità ) i lavoratori del servizio di assistenza agli anziani e ai diversamente abili.  Mesagne, comune capofila dell’Ambito, si è fatto carico di pagare entro Pasqua il servizio svolto sino a dicembre 2013. I Comuni inadempienti sono Latiano per 216 mila euro, Erchie 79  mila, Torre S. Susanna 196 mila, Torchiarolo 60 mila. Questa massa di soldi, se versata, servirebbe a liquidare il maturato del 2013. Per il 2014 serviranno le altre quote di co-  finanziamento dei vari Comuni. Alla protesta era presente Antonio Macchia, segretario provinciale della Cgil Funzione Pubblica. “Sono mesi che facciamo incontri. Basta con i tavoli di  discussione che non portanno a nulla. Ne sono  stati fatti tantissimi. Ci vogliono i fatti. Siamo in presenza di una inadempienza molto grave nei confronti di lavoratori che da sei mesi non  percepiscono un euro.  Sono persone, quasi tutte  monoreddito, che prendono dalle 300 alle 400 euro al mese. Le istituzioni rispetto a problemi così urgenti devo fare dei provvedimenti  eccezionali. Questo di Mesagne sarà uno dei presidi per  protestare contro la volontà di ridurre il welfare”.  Per Cosimo Scalera, segretario Sel, “deve intervenire  il Prefetto per obbligare  i Comuni inadempienti che hanno fatto la scelta di dare questi  servizi e ora devono inserire nei loro bilanci comunali le somme dovute”.  Per Francesco Rogoli, segretario Pd, arrivato in Comune per prendere i verbali delle commissioni in cui si è discusso  dei nuovi Piani sociali di Zona, il partito  organizzerà degli incontri su questo problema per trovare una soluzione. “Mesagne ha delle responsabilità solo per essere Comune capofila ma ha onorato i  suoi  impegni. Deve continuare ad esercitare questo ruolo di comune capofila invitando gli altri Comuni ad onorare gli impegni presi nei confronti di questi lavoratori”.  Il sindaco Franco  Scoditti ha incontrato i lavoratori. Ha cercato di spiegare che non può precettare con la forza i Sindaci dei Comuni inadempienti,  che Mesagne ha già fatto una anticipazione di cassa pagando  anche interessi di banca non dovuti, che chiederà un ulteriore incontro ai colleghi sindaci per risolvere il problema, che saranno  saldate le cooperative Accaparlante, Alba e Pino Pagliara sino al 31  dicembre, e che Mesagne come comune capofila dell’Ambito non è mai stato sordo di fronte a queste problematiche.Â
Senza stipendio da 6 mesi. Lavoratori si incatenato nel Comune
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