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Quindicimila litri di olio dichiarati extravergini d’oliva (valore 90.000 euro circa) detenuti nei frantoi, senza la necessaria documentazione di rintracciabilita’ sono stati sequestrati dai carabinieri dei Nac, i Nuclei antifrode del Comando carabinieri politiche agricole e alimentari, nel corso di controlli effettuati in Puglia, nelle province di Brindisi e Bari. In particolare nella zona tra la bassa Murgia barese ed il nord Salento brindisino (Binetto, Alberobello, Castellana Grotte, Turi, Noicattaro e Noci in provincia di Bari e Francavilla Fontana, Fasano, Carovigno, Erchie, San Michele Salentino, Ostuni, Latiano, Oria, Cisternino e Ceglie Messapica in provincia di Brindisi) ove insistono oliveti secolari, perfettamente integrati nel paesaggio. Le verifiche hanno evidenziato irregolarità a carattere amministrativo in contrasto con la normativa di riferimento, tanto che oltre al sequestro dei 15mila litri di olio dichiarato extravergine sono state irrogate sanzioni amministrative per un totale di 6.100 euro; contestate 13 diffide per violazioni reversibili, in prevalenza per mancato aggiornamento registri e mancata regolarizzazione del sistema di identificazione delle partite di olio contenute nei silos. L’attività ispettiva dei Nac, appartenenti al comparto di Specialità del neo istituito Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dei Carabinieri (che comprenderà dal prossimo gennaio anche il Corpo forestale dello Stato), e’ parte del nuovo modello organizzativo e operativo di presidio del territorio per garantire il più alto livello di potenziamento della tutela agro-ambientale, e contribuisce a preservare e difendere il patrimonio agroalimentare con l’apporto di militari altamente specializzati nel contrasto degli illeciti anche in quel settore, a tutela del consumatore e dei produttori. Nel comunicato stampa relativo all’operazione, il Comando carabinieri politiche agricole e alimentari tiene comunque a precisare che i controlli in larga parte “hanno anche attestato l’effettiva corrispondenza tra designazione e contenuto del prodotto imbottigliato, i cui esiti rassicurano il consumatore sull’autenticità e sul valore dell’acquisto, nonché sulla alta qualità del prodotto italiano”.