Quanto accaduto ai danni di Paride Margheriti (nella foto), presidente dell’associazione antiracket di Erchie, San Pancrazio e Cellino San Marco, al quale ieri è stata fatta recapitare una busta contenente un proiettile, non può che destare grande preoccupazione. E’ la terza volta nel giro di pochi mesi che Margheriti, ex assicuratore che denunciò di essere vittima di due usurai e li fece arrestare, è vittima di atti intimidatori. Prima del proiettile ricevuto ieri, infatti, gli fu incendiata l’auto e precedentemente gli fu recapitato un chiaro messaggio di morte. Episodi gravissimi che – ferma restando la massima fiducia negli investigatori ai quali spetta il compito di fare chiarezza sull’accaduto – non possono essere sottovalutati. E’ compito di chiunque abbia a cuore la legalità e la giustizia non lasciare da solo chi, per aver avuto il coraggio di denunciare, viene intimidito e minacciato. Ho avuto occasione, proprio nei giorni scorsi, a proposito dello scioglimento del Comune di Cellino San Marco per condizionamenti mafiosi, di segnalare la necessità di una reazione da parte di tutte le forze sane ed oneste della società, della politica e delle istituzioni tutte. È fondamentale che dinanzi all’intensificarsi di questi gravi episodi non vi sia solo una risposta repressiva, ma che tutti insieme si abbia la capacità di ricostruire quella trama culturale e sostanziale di solidarietà e legalità capace di estirpare questi odiosi comportamenti criminali.
Solidarietà a Paride Margheriti dall’on. Mariano
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