Medici da Roma e da Bari per spiegare, con l’ausilio del progetto pilota “3D per il sociale” realizzato dai ragazzi di Lab Creation guidati da Claudio Magrì, una malattia rara, l’atresia esofagea. All’iniziativa, che ha visto la partecipazione di numeroso pubblico, ha portato il benvenuto della città l’assessore Zezza. Dodici ragazzi che hanno realizzato il lavoro in grafica 3 D: Sara Lillo, Nicola Longo, Daniele Rolli, Mattia De Marco, Gianluca Taurino, Giuseppe Schimera, Luca Villani, Marco Mitrugno, Marco Rini, Agata Marsala, Giorgio De Luca, Salvatore Miccoli.
Il progetto “3D per il sociale” risulta essere un’iniziativa senza precedenti volta a mettere in risalto le capacità dei tanti giovani e il loro impegno. Non un corso fine a se stesso, ma un’opportunità di formazione che diventa ponte di collegamento con il sociale per creare nuove frontiere nel mondo del lavoro grazie alle conoscenze appena acquisite.
Il Lab Creation, nasce come “Laboratorio Urbano” all’interno del programma “Bollenti Spiriti” messo in atto dalla Regione Puglia. “Quando un buon progetto, incontra un’amministrazione intelligente e un coordinatore della struttura che collaborano in sintonia allora si può parlare di riuscita del progetto”, ha dichiarato Annibale D’Elia, staff Bollenti Spiriti. “Dare spazi ai giovani e trasformare le idee in progetti è lo scopo di queste strutture. In Puglia ci sono altre 150 strutture di questo tipo, come il Lab Creation, e alcune riescono ad ottenere risultati eccellenti coinvolgendo la cittadinanza ma soprattutto dando spazi e possibilità ai ragazzi. Questo corso di grafica 3D ha dimostrato che i giovani, avendo gli strumenti giusti, non solo possono avere delle possibilità in più per entrare nel mondo del lavoro, ma possono essere una fonte inesauribile di crescita e di cambiamento”.
Apprezzamenti e riscontro verso il lavoro dei ragazzi da parte di tutto lo staff medico presente.
“Noi abbiamo a che fare con i genitori di bambini affetti da Atresia Esofagea e, a volte, per poter spiegare loro dove e come dobbiamo intervenire chirurgicamente utilizziamo il classico foglietto di carta su cui cerchiamo di disegnare l’operazione. E’ difficile comunicare con dei genitori che hanno appena avuto un figlio e si trovano a dover affrontare una malattia come un fulmine a ciel sereno. Far capire loro che tipo di intervento andremo a fare è già un grande passo avanti ed io non posso che ringraziare questi ragazzi per il lavoro che hanno svolto”, ha dichiarato il professor Dall’Oglio, medico chirurgo dell’Ospedale pediatrico di Roma “Bambin Gesù”. Questa solo una delle tante dichiarazione di apprezzamento rivolte ai ragazzi. Nella foto il gruppo a lavoro.