E’ successo a Mesagne, ieri sera, dalle ore 17 alle 19. Per presentare denuncia in commissariato i poveri malcapitati hanno dovuto fare addirittura la fila ed attendere qualche ora prima di essere ricevuti. A Mesagne, così come in altri Comuni limitrofi, si vive ormai in stato d’assedio. La gente è arrabbiata, indignata. I ladri entrano dagli ingressi principali senza preoccuparsi se in casa ci sono persone. “Ma che dobbiamo fare – dicevano ieri sera alcuni cittadini -. A questo punto tutti dovremmo istallare telecamere di videosorvegliana o armarci di pistola. Come si può vivere così, questa è guerra civile. Si salvi chi può”. Le Forze dell’ordine fanno quello che possono con i pochi mezzi e gli uomini che hanno a disposizione. A casa della suocera di un consigliere comunale hanno portato via i pochi monili d’oro, ricordo di anniversari e delle prime comunioni dei figli. Ma quello che rischia di far degenerare la situazione e che indigna ancor di più la gente e che i ladri mettono le case letteralmente a soqquadro. “Una scena indescrivibile”, hanno dichiarato al cronista. Si tratta di ragazzi, molto probabilmente del posto, che non hanno un minimo di reddito, un lavoro; giovani che vedono come nemici le istituzioni e chi ha una casa, un lavoro o un’auto di lusso. “Siamo costretti a vivere chiusi, barricati in casa. Abbiamo telefonato alle 18.45 in Commissariato. Sono circa le 21 e ancora non è venuto nessuno. Ci hanno detto che la pattuglia dei carabinieri inizia il servizio alle ore 20. Prima c’é solo una pattuglia della polizia”.
E’ stato d’assedio. Furti in via Tevere, via Tumo, via Livenza…
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