“Come prima, più di prima”: la strada provinciale per S. Pancrazio Salentino, come la tela di Penelope. Nel presentare l’inizio lavori, abbiamo assistito a sceneggiate con politici e tecnici in prima fila. I fatti sono sotto gli occhi di tutti: si iniziano i lavori che poi puntualmente vengono interrotti. I pendolari sono costretti a fare lunghi giri, i contadini che devono raggiungere i loro poderi devono fare salti mortali. Quello che fa rabbia è che avviene tra l’indifferenza di tutti. Al Comune si stringono nelle spalle: “Non è nostra competenza, la strada è provinciale e bisogna rivolgersi alla Provincia”. Lo immaginate il nostro contadino che deve andare alla Provincia per parlare, presumiamo, con l’ing. Ingletti? Ve lo lasciamo immaginare. Prima c’era almeno un rappresentante politico cui rivolgersi, e magari ricevere le solite promesse). Dopo le dimissioni di Ferrarese non c’é neppure un riferimento politico. Insomma non c’è neppure la possibilità di farsi prendere per il….
Siamo alle solite: gli automobilisti si arrangino, i contadini pure, la strada resta interrotta. E chissà per quanto tempo ancora anche se tra poco inizia l’estate e le proteste si moltiplicheranno. E la strada sarà riaperta. E allora perché non farlo subito. Nessuno sa dare una spiegazione. Nessuno sa perchè i lavori sono stati interrotti. Per l’inizio lavori chiamarono la stampa: si sarebbe potuta richiamare per spiegare il perchè dell’interruzione dei lavori. ma avrebbero fatto brutta figura. Tanto. La gente ha diritto di sapere e il Comune deve intervenire magari anche facendo sapere cosa accade sul suo territorio. I cittadini hanno il diritto di sapere per quanti anni devono ancora percorrere quel sentiero di guerra che è la provinciale Mesagne-S. Pietro Vernotico. Nella foto politici sul posto per l’inizio lavori. Ora dove sono?