normale. Non è così in Italia. Ed è forse questo il suo ruolo, la sua missione: cambiare le cose. Perché l’arte arricchisce la fede; non le toglie nulla. Il fatto che la gente potrebbe non comprendere quello che sta facendo, o il fatto che lo sta facendo, ha molto a che fare con il passato. La chiesa ha una struttura molto rigida. Ma il messaggio di The Voice ha girato il mondo ed è la prova che la gente ha bisogno di questo tipo di messaggio, che va oltre quelle strutture e quelle barriere. L’attuale Papa vuole che la Chiesa sia un esempio positivo per quanto riguarda i giovani, e trasmetta un buon messaggio perché la vita è piena di cattivi esempi. Suor Cristina anche questa sera a Mesagne arriva per trasmettere un bel messaggio.
LE FOTO DELLA FESTA PATRONALE
Suor Cristina questa sera chiude la festa patronale
Questa sera (ore 22.00) Suor Cristina (nella foto) chiude la festa patronale 2018 in Piazza Porta Grande. La sua è una storia straordinaria. Dice che il bisogno, l’impulso di fare musica, di cantare è da sempre dentro di lei sin da bambina. Ma conciliarlo con la sua vocazione religiosa ha causato momenti di conflitto e crisi che solo recentemente ha risolto. Cantare per Suor Cristina è sinonimo di fede. Ma c’è stato un momento, quando ha iniziato la sua vita religiosa, in cui ha dovuto pensarci seriamente. Scelse di unirsi a Dio e mettere da parte la musica. Poi si chiese: possono la musica e la fede convivere? Una domanda cruciale. Non è stato facile. La sua famiglia non aveva quel tipo di apertura. Per loro ero tutto casa e chiesa. Ogni cosa al suo posto. In un certo senso, ha dovuto purificare la parte della sua vita dedicata al canto e unirla alle sue scelte religiose. Ora sa che può usare la sua voce per esprimere esattamente il suo amore per la vita, il suo messaggio di gioia. Dopo aver studiato canto e ballo all’accademia di Roma dove Claudia Koll è direttrice, Cristina entrò nel noviziato delle Orsoline e andò in Brasile, dove passò due anni a lavorare con i bambini poveri. Il Brasile fece scoppiare di nuovo in lei la musica. Non riusciva più a trattenerla. Cantava per la gente del posto e tutt’a un tratto capì che musica e fede possono coesistere senza conflitti. In Nord e Sud America, c’è una grande tradizione di band cristiane, e unire musica e fede è una cosa
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