(di Giada Coppola) Basta guardarsi intorno, fare un censimento dei giovani che studiano e scoprire la volontà e l’impegno che ci mettono i giovani mesagnesi per costruire il proprio avvenire.
Se molti fanno la scelta di proseguire gli studi in altre parti dell’Italia o del mondo, tanti sono i giovani che fanno la scelta coraggiosa o per non allontanarsi o per impossibilità economiche di rimanere a studiare nel proprio territorio, però spesso non hanno un tornaconto sia per crisi del mercato del lavoro, sia per un sistema industriale paralizzato o a volte perché si va alla ricerca di talenti al di là del proprio territorio e i talenti mesagnesi rimangono incompresi pur se meritevoli.
Nella provincia di Brindisi abbiamo un polo aeronautico degno della sua esistenza in fatto di lavoro, esperienza, formazione e di opportunità, però abbiamo anche la presenza nel territorio di una facoltà specifica al settore aeronautico che spesso non ha le dovute riconoscenze per i giovani meritevoli studenti, che spesso rimangono nell’anonimato ma è giusto dare voce al loro talento.
Il 16 giugno si è svolta a Capua la prima edizione della “DIAS CUP”, competizione studentesca di aeromodellismo, organizzato dall’AIAN (Associazione Ingegneri Aeronautici ed Aerospaziali di Napoli). Sono stati tre gli equipaggi in grado di qualificarsi alla fase finale: “AD ASTRA PER ASPERA” e “iDES – Students for Innovative Design Aircrafts “ di Napoli ed il “Salento Aero team”. A rappresentare quest’ultimo, portando in gara il loro “Flanker-01”, c’erano cinque studenti dell’Università del Salento iscritti al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale: Giordano Lombardi di Brindisi, Luigi Giustizieri di Galatina (LE), Donato Fontanarosa di Matera, Alessio Di Pasquale di Bari ed Alessandro Argese di Mesagne, nella foto.
Una gara che riservava come da regolamento dei vincoli per quanto riguarda la realizzazione di un aeromodello sulla base di un progetto inedito e l’utilizzo di materiali specifici ( come la balsa, un legno leggerissimo ma ad elevate proprietà meccaniche in rapporto alla densità e il depron, uno speciale polistirolo) per la realizzazione della struttura e della parte aerodinamica.
Inoltre per contenere prestazioni, dimensioni e costi, il regolamento ammetteva un’apertura alare massima di 1,5 metri ed un tetto al budget per l’acquisto del materiale montato sull’aeromodello, non superiore ai 500 euro e trattandosi di una competizione studentesca, era assolutamente vietato dal regolamento inserire personale docente nell’equipaggio, se non solo data la comprensibile inesperienza in fase di pilotaggio la possibilità di far pilotare l’aeromodello da un membro esterno e gli studenti si sono avvalsi dell’esperienza di tantissimi anni da pilota e delle competenze nell’ambito della meccanica di Agostino Leo di Galatone (Lecce).
I giovani studenti sono stati sostenuti moralmente dall’appoggio del professore Gennaro Scarselli (docente di Costruzioni Aerospaziali e Calcolo Avanzato per Strutture Aeronautiche), il quale ci ha tenuto ad avvisare mesi prima gli studenti di questa importante gara che per loro rappresentava un’opportunità di crescita ed esperienza e Mesagne deve sentirsi ancor più orgogliosa quando a partecipare a queste tipi di gare o comunque a rappresentare il talento sono soprattutto giovani mesagnesi e uno dei giovani partecipanti che è proprio di Mesagne, Alessandro Argese, fa sapere che si sono classificati al secondo posto ma sono ugualmente rimasti entusiasti del risultato perché ci dice: “arrivare a disputare la finale di una competizione nazionale è già stata una vittoria e per noi non era importante vincere quanto partecipare”.
Inoltre quando ci sono dei professori che incoraggiano e che danno l’opportunità di partecipare a gare del genere ci si sente fieri di appartenere a determinati Atenei e i ragazzi ringraziano l’Università di Brindisi per aver finanziato l’acquisto dei materiali da utilizzare per l’aeromodello e anche per l’opportunità di apprendere gli aspetti teorici e poter applicare le conoscenze acquisite.