Secondo il Movimento 5 Stella di Mesagne il calcolo della tariffa Tari non è corretta e, pertanto, ha segnalato con una lettera l’anomalia nel calcolo al sindaco Scoditti. “Abbiamo chiesto che venga data la possibilità a tutti i cittadini, mediante avviso pubblico, ed attraverso ogni forma di comunicazione, di poter compilare un modulo di auto-certificazione che consenta il discarico della parte variabile della tariffa, per gli anni successivi, ed il rimborso delle somme non dovute, al contribuente”.
Gli attivisti del Movimento politico di Grillo ritengono che il calcolo effettuato dagli uffici del Comune di Mesagne ha considerato i box, garage, autorimesse, ecc, che sono al servizio dell’abitazione, come altra unità abitativa. Tale circostanza, di conseguenza, ha portato a richiedere al cittadino somme non dovute. Considerando il box, ad esempio, non pertinente all’abitazione, viene applicata nuovamente la porzione di quota variabile.
“Ogni cittadino – secondo il Movimento – può rivolgersi all’ufficio del Funzionario Responsabile della IUC (Imposta Unica Comunale), dott.ssa Lucia Gioia chiedendo l’applicazione dell’art. 62 del regolamento Iuc per un ricalcolo della Tari e relativo rimborso”.
Nel frattempo il Movimento sta valutando le vie migliori per evitare l’esborso di somme non dovute raccogliendo segnalazioni e suggerimenti dei cittadini. Chiunque voglia esprimere la propria opinione, la propria esperienza o denuncia può inviarci una e-mail: info@movimento5stellemesagne.it
Tari. Movimento 5 Stelle di Mesagne chiede l’autocertificazione
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Molte di queste tasse sono nei fatti anticostituzionali, violano i principi cardine del diritto tributario e dello statuto del contribuente. Come se non bastasse molte cartelle TARI sono errate. Il responsabile di tale scempio dovrebbe essere licenziato e/o dimettersi….. ma siamo in italia. Mi chiedo inoltre a cosa servono le decine di dipendenti comunali se non sono nemmeno in grado di emettere una avviso di pagamento corretto. Tutto ciò provoca disagi economici e perdite di tempo. ci sarebbe da vergognarsi