La giunta del sindaco Scoditti (nella foto), nel quadro della sua attività amministrativa che vuole il più possibile condivisa con la popolazione, ritiene che sia necessario tornare ancora una volta sull’argomento Tarsu per chiarire in maniera definitiva i termini della questione. Termini che, come sottolineato in altre circostanze, sono essenzialmente di natura oggettiva, numerica.
I contribuenti mesagnesi, esattamente come gli altri, sono divisi, sul fronte della Tarsu, in numerose categorie, tra abitazioni, locali commerciali, ristoranti, ecc.
“Dal 2008 ad oggi ci sono stati cambiamenti sulle quote relative di partecipazione alla tassa – spiega in una nota stampa il sindaco Scoditti che prende in considerazione la categoria delle abitazioni (la più indicativa e diffusa) per le quali nel 2008 la tassa era di € 1,47 per mq, cifra rimasta sostanzialmente invariata nel 2009. E’ nel 2010 (anno della gestione commissariale e dell’affidamento in appalto del servizio di raccolta rifiuti e conseguente stabilizzazione degli ex lavoratori socialmente utili) che arriva l’aumento a € 1,85. Il 2011 segna addirittura una leggera diminuzione a € 1,80. Cifra invariata nel 2012.
“Sul piano percentuale dunque tra il 2010 e il 2011 abbiamo consegnato alla città un -2,63% per le abitazioni; l’aumento non c’è stato e si è proceduto anche all’attivazione della raccolta differenziata porta a porta che rappresenta per la comunità un valore aggiunto importante sul fronte della vivibilità. Segno negativo anche per le categorie delle attività sociali, culturali e ricreative e per i locali adibiti alle attività industriali, settore che ha notoriamente bisogno di una spinta verso lo sviluppo”.
Gli aumenti più sostanziosi si sono registrati, invece, per le categorie delle banche, dell’ospedale, delle case di cura, dei centri estetici, dei laboratori analisi.
Gli esercizi commerciali ed i locali di somministrazione alimenti, seppur in presenza di piccoli aumenti, non hanno subito grandi cambiamenti: i bar e le birrerie pagano € 5,47 per mq, con un aumento rispetto al 2010 del 2,78%. “Ben lontani dalle cifre di altri comuni della provincia: Ostuni € 11,52, Francavilla Fontana € 13,51, Fasano € 13,25, Brindisi € 12,24”, aggiunge il sindaco Scoditti.
E conclude: “Con i prospetti dell’intera provincia emerge un quadro assolutamente rincuorante per ciò che concerne la nostra città che oggi porta avanti la raccolta differenziata con risultati percentuali degni di nota, superiori ad altre realtà territoriali dove non esiste il “porta a porta”. Una città che non è certamente più sporca di altre. Al contrario lo sforzo quotidiano è costante proprio per garantire un servizio perfettibile ma il più possibile efficace”.