Tasse: l’amministrazione Molfetta rimandata a…novembre

Il consiglio comunale di ieri ha apportato significative modifiche ad alcuni articoli afferenti al regolamento IUC (imposta unica comunale):
Art.15. Ai fini della determinazione dell’abitazione principale i cittadini residenti all’estero, che hanno conservato a Mesagne una abitazione, potranno indicare se questa debba essere considerata prima o seconda casa.
Art. 33. Tari: I cittadini titolari di pertinenze (garage, depositi e cantine) legate all’abitazione principale, pagheranno la quota variabile della relativa pertinenza considerando come moltiplicatore un solo componente e non l’intero numero di abitanti dell’abitazione principale come nel 2014.
Art. 57. Tasi: saranno esenti le aree edificabili prive di strumento attuativo operante, in pratica le cosiddette zone C. Ad onor del vero le modifiche apportate agli articoli 33 e 57 approvati ieri sera furono motivo di accesa discussione nella passata consiliatura da parte delle opposizioni di allora (ProgettiAmo Mesagne, Mesagne Incalza, Pdl ) che chiesero in più occasioni (pubbliche ed istituzionali) di procedere a quelle revisioni perché rappresentavano, dal loro punto di vista, delle vere e proprie storture.
Per quanto riguarda le tariffe Tari (tassa rifiuti), essendoci stato un incremento dei costi di conferimento in discarica che determineranno 400 mila euro di maggiori spese, vi saranno aumenti nell’ordine del 5-10% per le attività commerciali relativamente alla tipologia dei negozi e per le famiglie, utenze domestiche in genere, con un numero dei componenti superiore a tre.
Per le tariffe Tasi nessuno sconto per i mesagnesi. Nessun ricorso al tesoretto (fra l’altro pare siano in arrivo altre somme dal Ministero dell’interno a favore del comune di Mesagne), almeno per il momento, come ha dichiarato il sindaco Molfetta. Pare, infatti, che quella quota, che la precedente amministrazione aveva destinato per ridurre la fiscalità locale, verrà utilizzata per un fondo di salvaguardia (i cittadini ancora una volta devono aspettare?).
Venendo alla previsione di spesa dei servizi indivisibili, questa è in aumento rispetto all’anno scorso ed ammonterebbe a circa 2 milioni e 400 mila coperta però al 63%. E il restante 37%? Il Sindaco ha detto che quel 37% riguarderebbe spese per il personale(?). La vicenda, un po’ nebulosa, si spera venga chiarita durante l’approvazione del bilancio di previsione.
Quello che salta all’occhio è un considerevole aumento della spesa per i Servizi sociali.
Per quanto riguarda Imu e aliquota IRPEF resta tutto invariato. Il sindaco Molfetta ha più volte dichiarato che si poteva fare di più, ma il rigoroso rispetto degli equilibri di bilancio gli ha impedito di “osare”. Però, ha assicurato, che l’intera questione fiscale verrà rivista in autunno in fase di assestamento. Come dire: l’amministrazione Molfetta sulle tasse è rimandata…a novembre.