Taekwondo, calcio, pallavolo, pallacanestro. E basta? No. A Mesagne c’è anche il più forte giocatore pugliese di tennistavolo. E’ Antonio Carbotta (nella foto), 27 anni, laureato in Giurisprudenza, punto di forze del Fiaccola Castellana che milita in serie B1. Antonio è il numero uno in Puglia e 77° nella graduatoria nazionale che annovera 10 mila tesserati.
Il tennis tavolo è una delle tante discipline sportive che fanno parte dei cosiddetti “sport poveri”. Quelli “ricchi” hanno problemi di…abbondanza che producono le nefandezze che in questi giorni sono su tutti i media.
Antonio, come tanti altri ragazzi, la passione per la racchetta di ping pong l’ha scoperta in parrocchia, a Mater Domini. Poche partite e subito un regalo da papà Emanuele: il tavolo a casa dove Antonio invitava gli amici per interminabili partite. “Non sapevo che ci fossero dei campionati regolari e che questa disciplina si potesse esercitare anche a livello agonistico e non solo amatoriale. Me lo dissero Vincenzo Campana, Alberto Fiorino che giocavano nella squadra del Mesagne”.
Antonio lo incontriamo nella palestra della scuola elementare Borsellino. Sei tavoli tutti occupati: c’è un caldo infernale, si suda seriamente. Si allenano anche il presidente della società mesagnese, Enzo Simone, il Direttore sportivo del Castellana e l’allenatore rumeno. “Ogni settimana mi alleno due volte a Mesagne, una sera a Lecce dove risiede un giocatore molto forte. Il sabato parto per Castellana per il campionato”.
Antonio si è formato a Camerino dove ha studiato. “Ho iniziato con il Cus Camerino dove ho giocato in serie C2 e C1. Poi dopo la laurea, tornato a casa, ho militato un anno a Taranto (C1), ed uno a Brindisi dove, pur promossi in B1, non partecipammo per mancanza di finanziamenti. La B1 l’ho raggiunta lo scorso anno a Castellana che è la culla del tennistavolo pugliese. Facciamo trasferte molto lunghe e arriviamo in Sicilia e Sardegna”. Un campionato molto impegnativo che richiede molti sacrifici “anche perché – ci interrompe Antonio – noi non prendiamo soldi. Neppure un euro, solo i rimborsi delle spese sostenute”. Papà Emanuele non sempre la prende bene anche se Antonio ha già fatto gli scritti per gli esami di abilitazione alla professione e collabora nello studio del papà avvocato. E la prossima stagione? “Resto a Castellana dove mi trovo molto bene, ho tanti amici e numerosi appassionati”. A Mesagne invece. “Il Mesagne nella stagione di serie C2 appena terminata ha concluso al secondo posto ma ha ottime possibilità di essere ripescato in C1, la prima serie nazionale. Un impegno notevole e dispendioso perché porterà i nostri colori fuori dalla Puglia. Il giocatore-presidente Enzo Simone, Alberto Destino e il torrese Giannelli Angelo che compongono la squadra vanno aiutati”.