Questa notte, alle ore 3.30, gli agenti del commissariato di Mesagne hanno fermato due individui che avevano rubato dal “Blue Rosès” di via Marconi una macchina cambia-soldi. Si tratta di Giuseppe Tenerelli, classe 1992, barese ma residente a Mesagne e Angelo Molfetta, mesagnese classe 1973, pluripregiudicato. Ai due è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione. La polizia avvertita telefonicamente, nel perlustrare l’esterno del locale, ha notato sul retro una porta forzata all’altezza della serratura, tipicamente prodotta da un “piede di porco”. Contestualmente dall’esterno, in via Cadore, gli agenti udivano provenire un forte rumore, simile ad uno stridio, attribuibile ad un oggetto metallico trascinato. Tutto il personale operante, pertanto, si portava in quella via ove intercettava due individui, uno travisato da uno scaldacollo di colore nero sulla faccia e l’altro dal cappuccio della tuta che indossava nonché da un berrettino, intenti a trascinare una cassa metallica. Immediatamente il personale correva nella loro direzione intimandogli di fermarsi. Gli stessi, invece, avvedutisi della presenza della polizia, abbandonavano la cassa per strada e si davano a precipitosa fuga svoltando in via Molise. La cassa metallica era la macchina cambia-soldi installata nel Blue Rosès adibita all’utilizzo delle slot-machines.
Il fuggitivo, identificato per Giuseppe Tenerelli, veniva prontamente raggiunto e bloccato da due operatori della volante; il complice ha tentato di dileguarsi in via Basilicata, ma veniva raggiunto dopo un veloce inseguimento da due giovani agenti di polizia aggregati temporaneamente presso il Commissariato di Mesagne. Il fermato veniva identificato per il mesagnese Angelo Molfetta.
I due soggetti, che risiedono poco distanti dall’Hotel Blue Roses, erano giunti a piedi e a piedi intendevano andar via con la macchina cambia soldi, al fine di aprirla comodamente a casa. Ma non hanno fatto i conti con la “stanchezza” dei cittadini che non vogliono più essere vittima di reati o osservatori silenziosi. Nell’ultimo periodo, in particolare, le persone hanno segnalato e telefonato alle forze dell’ordine rendendosi finalmente “cittadini attivi”. I due correi, che abitano lo stesso immobile, sono il compagno ed il figlio della stessa donna.
Il responsabile della ditta di videogiochi procedeva all’apertura della macchinetta al cui interno era custodita una somma di denaro pari a complessivi euro 2.000,00 di cui euro 835,00 in banconote di vario taglio ed euro 1.165,00 in monete di vario taglio. La macchinetta cambia-monete veniva restituita.
Il locale ove era collocata la macchinetta cambia-monete era dotato di un sistema di video-sorveglianza interno. Dalla visione delle immagini si ricostruiva la dinamica del reato che iniziava alle ore 03.25. Pochi minuti prima dell’arrivo delle volanti i soggetti uscivano dal campo visivo delle telecamere attraverso la porta di alluminio forzata portandosi appresso la macchina cambia soldi.
Tentano di rubare una macchina cambia-soldi ma vengono bloccati e arrestati
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