Psicosi bomba l’altro ieri sera al centro della città, in piazza Porta Grande. Sul posto è immediatamente intervenuta una volante della polizia del locale commissariato e subito dopo un artificiere. Tutta la zona è stata fatta sgomberare, le saracinesche dei negozi sono state fatte chiudere. Poi, per fortuna, è cessato l’allarme: in una voluminosa busta di carta lasciata nei pressi di una panchina c’erano solo indumenti usati. E la paura è terminata.
Alcuni clienti di un bar di piazza Porta Grande avevano notato nei pressi di una panchina un sacchetto di cartone abbastanza voluminoso. Qualcuno ha riferito agli agenti della polizia che poco prima sulla panchina aveva notato due cittadini molto probabilmente di nazionalità dell’Est. I due uomini avevano quel sacchetto che quando sono andati hanno lasciato appoggiato alla panchina metallica. Il timore che potesse essere stato lasciato volutamente e che potesse contenere qualche ordigno. In piazza Porta Grande staziona sempre tanta gente; nel pomeriggio è ancora più affollata, c’è continuo movimento di pedoni di passaggio da e per il centro storico. Una piazza dove, soprattutto i cittadini stranieri in gran parte di origine albanese, prendono contratti per qualche giornata di lavoro in campagna. Lavoratori che risiedono da anni a Mesagne tra i quali è possibile che si possano nascondere eventuali delinquenti. Una piazza sulla quale da sempre ci sono attività commerciali: bar, agenzie di assicurazioni, un istituto di credito, farmacia, ecc. Gli avventori di un bar hanno tenuto d’occhio la busta per oltre un’ora poi, visto che nessuno tornava per ritirarla, hanno avuto il terribile sospetto ripensando a quanto è accaduto sabato 19 maggio dinanzi alla scuola Morvillo-Falcone dove ha perso la vita la giovane Melissa Bassi e sono rimaste ferite altre cinque ragazze, tutte mesagnesi. Un ricordo ancora troppo vivo perché non balenasse nella mente una sensazione: e se c’è un ordigno? E qualcuno ha telefonato al centralino del comando della polizia municipale; altri hanno avvertito la pattuglia di vigili urbani che staziona in piazza. E’ scattato l’allarme. La gente ed i numerosi curiosi che si sono accalcati nelle vicinanze della panchina sono stati tenuti alla larga, è stato bloccato il via vai di gente, qualche negoziante ha preferito abbassare prudenzialmente la saracinesca ed allontanarsi. Sul posto è arrivato un artificiere che nei giorni scorsi era stato impegnato a Brindisi dinanzi alla scuola dove sono scoppiate le bombole. Un breve consulto con gli agenti della polizia e dopo aver preso alcune precauzioni che fanno parte della prassi, si è avvicinato alla panchina, ha ispezionato il bustone e, per fortuna, è cessato l’allarme.