L’Amministrazione comunale di Mesagne ha deciso – e questa volta senza sentire la necessità di una consultazione popolare come ha fatto per dare un nome al nuovo parco – di portare a Mesagne tre case di accoglienza per rifugiati. Una decisione presa quasi alla “chetichella” che potrebbe nascondere aspetti anomali. Per questo motivo il gruppo consiliare “Pd – Io ci credo” ha depositato un’interrogazione urgente al Sindaco avente ad oggetto il bando di gara Sprar (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati). Vista l’entità del finanziamento (oltre 750.000 euro per il biennio 2016/2017) e considerata la complessità del tema in questione, anche in considerazione dell’inserimento nel tessuto sociale dei destinatari il progetto (richiedenti asilo e rifugiati), il Pd ha ritenuto di effettuare un accesso a tutti gli atti e, rilevate alcune anomalie, ha ritenuto opportuno presentare un’interrogazione urgente al Sindaco.
Sarebbe doveroso da parte del Sindaco chiarire se è a conoscenza dei motivi per cui la cooperativa assegnataria (“Rinascita” di Copertino), peraltro unica ad aver partecipato alla gara, abbia prima presentato un elenco di cinque immobili da destinare a centri di accoglienza per un totale di 40 posti letto, salvo poi comunicare successivamente una modifica delle strutture di accoglienza, passando dalle cinque originarie ad altre tre, con una conseguente riduzione di tre posti letto. Il tutto si è verificato a gara già conclusa e con una valutazione della commissione giudicatrice che faceva riferimento ai cinque immobili originariamente presentati. Sarebbe inoltre opportuno che il Sindaco precisasse sulla base di quali indicazioni tecniche ha sottoscritto la dichiarazione sostitutiva nella quale si attesta che le strutture destinate ad ospitare i 37 posti letto «sono pienamente e immediatamente fruibili; sono conformi alle vigenti normative comunitarie, nazionali e regionali, anche in materia di accreditamento e/o autorizzazione».
Gli importi a titolo di canone annuo di locazione concordati fra il soggetto attuatore ed i proprietari delle strutture individuate, sono di 1.500,00 € per l’appartamento sito alla Via Federico II Svevo 58; di 1.800,00 € per l’appartamento sito alla C.da Crepacane snc e di 1.600,00 € per l’appartamento sito alla Via Pacinotti 92, mentre il contributo richiesto per «affitto locali» di cui al “piano finanziario preventivo” è di € 60.000,00 € e, pertanto, si è chiesta contezza di tale divario.
Sarebbe altrettanto doveroso chiarire quali sono stati i criteri di scelta degli immobili e se la selezione è stata di esclusiva competenza della cooperativa “Rinascita”, anche alla luce dei cambiamenti, non di poco conto, che sono intervenuti in corso d’opera.
In ogni caso, riteniamo utile, anche per quel che si diceva innanzi, fare una considerazione di carattere politico, tralasciando gli aspetti meramente procedurali e formali. Questa Amministrazione non ha mai affrontato pubblicamente sia a livello istituzionale, né in altre occasioni di confronto con la città, il tema dell’accoglienza. Non ci pare che questo fosse un tema centrale in sede di discussione delle linee programmatiche o che l’Amministrazione abbia mai fissato degli obiettivi per fare di questa città una città dell’accoglienza, prospettiva che ci avrebbe certamente visti convintamente concordi. Oggi si pone il tema dell’integrazione tra le strutture che saranno adibite a centri di accoglienza ed i quartieri nei quali andranno ad insistere con tutte le problematiche che potranno derivarne mancando un percorso di condivisione con la comunità. Di tutto questa città ha bisogno meno che di fenomeni di intolleranza e nuove “conflittualità” nel tessuto urbano. Non vorremmo quindi che questa operazione sia servita a centrare ben altri obiettivi, molto meno importanti e, se ci è consentito, meno nobili dell’accoglienza.
Tre case di accoglienza per rifugiati a Mesagne
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Ennesima strumentalizzazione begera di un problema, ansi piu’ che problema lo chiamerei, “sfruttamento di disperati”. Come mai gli affitti di appartamenti nel paesino di Mesagne oscillano tra i 400 e 800 euro, ma in questo caso si affittano esattamente al doppio o triplo? Inoltre quanti “favoriti” saranno assunti x gestire i profughi? Altri posti di lavoro, inventati sulle disgrazie altrui? Ma dopo il primo periodo di accoglienza, rifocillati, lavati e forse anche leggermente istruiti, questi rifugiati, in quale tessuto economico locale si dovranno integrare? Pur di far cassa si fa di tutto. Complimenti Mesagne. Complimenti “uomini” di potere. (y)
Ma si!!! Come se non bastassero i rom (che ultimamente segnano le case da svaligiare e che hanno fatto dei parchi le loro basi logistiche), adesso riempiamoci di simpatici africani che chiedono insistentemente l’obolo a volte vessando i pensionati in maniera irriverente. Aumentiamo la criminalità a Mesagne poiché senza sembra non potervi stare!!!
“Doni” (cit) e “risorse” (cit) che non sappiamo valorizzare e integrare. C’è tanta gente che dovrebbe essere condannata per alto tradimento della patria. Non possiamo accogliere in Italia l’intera africa, india e pakistan e compagnia andante. Cittadini onesti in difficoltà (i cui genitori hanno versato negli anni migliaia di euro di tasse) vengono abbandonati e lasciati morire e si spendono 40 e/giorno (70 se minori) per mantenere clandestini non identificati.
VERGOGNA. USCIRE QUANTO PRIMA DA QUESTO PROGETTO CRIMINALE CHIAMATO UE
Tutto come previsto. Il lento processo di genocidio del popolo italiano attuato per il tramite dell’immigrazione di massa “sbarca” anche a Mesagne. I disoccupati italiani e mesagnesi possono pure morire. Per I clandestini (soprannominati doni e risorse) accoglienza, vitto, alloggio e paghetta giornaliera. Vedrete che rabbia avrete quando li vedrete belli giovani e in forze bighellonare con i loro smartphone mentre voi tornate stanchi da lavoro (se mai ne avete uno). Mafia Capitale non vi ha insegnato nulla? Questi centri semmai devono essere gestiti dall’esercito non da privati per evitare voti di scambio e sporchi affari prettamente economici. Infine, i… Leggi di più »
Appena sbarcati a Brindisi (nave tedesca) altre 1700 (millesettecento) risorse. L’Unione Europea dopo aver distrutto la nostra agricoltura e i nostri ulivi ora punta a distruggere l’unica risorsa rimasta: Il turismo.
Ovviamente, inutile sottolinearlo, queste risorse nell’immediato, e anche senza essere riconosciuti (molti di loro non hanno documenti) avranno più diritti di un disoccupato e un povero italiano.
Ovviamente noi che la pensiamo così siamo razzisti per gli ignoranti e per gli ottusi comunisti e approfittatori di sempre!!basta con questo buonismo,sveglia!!!!fuori dall’Europa subito e fuori da mesagne rom e africani!!andate a dormire a casa degli amministratori comunali
Vincenzo, meglio essere “razzisti” che essere ladri e traditori della Patria. Se razzismo c’è è quello contro gli italiani e i cittadini onesti. Quello contro l’ex ceto medio ormai impoverito. Ogni volta che sono tacciato come tale da gente ignorante o peggio interessata a questo sporco business rispondo semplicemente esponendo i dati ufficiali che invito tutti a leggere inclusi i bandi (tempistiche e relativi capitolati economici) Tra i più eclatanti: 1) più del 50% non ha alcun diritto di ottenere status di asilo o profugo (nel frattempo tra corsi e ricorsi) permane a sbafo per anni e anni nel nostro… Leggi di più »
Prescindendo che personaggi come Vincenzo sono stati abbandonati dalla storia così come sarebbe stato meglio che non si fossero presentati alle ultime elezioni, solo per fare un esempio.
Ma come ha fatto qualcuno a a farsi spillare tanti soldi per un affitto in questa zona?!
Alla faccia del risparmio! Ma non si sa cosa pensare però.
Avete mai provato a proporre più di 500 euro per un qualdrilocale a un mesagnese? pure a un brindisino… e un francavillese!
Caro Tonio,la storia purtroppo per te rimane indelebile. Informati e studia
E la gente dovrebbe studiare da te??? che sei nella convinzione di potere cambiare la storia DICI TE a tuo piacere, solo per aver scritto questi commenti su questo blog?