Per la Uil pensionati di Brindisi il Riordino delle Province Brindisi -Taranto, lo ritiene un processo delicato che interessa molto da vicino i cittadini, lavoratori e pensionati brindisini, perché il decreto 95/2012 cambierà la mappa geografica e ridisegnerà un nuovo territorio, con l’inserimento di nuovi comuni, demograficamente molto grande.
Le nuove funzioni nella gestione dei trasporti e dei servizi potrebbero suscitare nuove perplessità. Che faranno, per esempio, i Centri per l’Impiego? Da chi saranno gestiti? Dove si traslocheranno? Vi è una visione per i tagli indiscriminati ed ingiusti all’Inps/Inpdap. Vi è un progetto per la Prefettura e per la Direzione scolastica?
Tutto ciò provocherà spostamenti, ma soprattutto disagi alle famiglie (di cui una su tre è relativamente povera), agli ammalati, agli invalidi, agli anziani, ai pensionati e alle persone non autosufficienti.
L’iniziativa dei sindaci della provincia di Brindisi presso il Palazzo Nervegna con l’approvazione del documento finale, è un segno di protesta, esprime la voglia, la volontà e la convinzione di restare insieme anche nella sofferenza e chiede al Governo uno spiraglio per rimanere Provincia.
In alternativa la necessità spinge il territorio alla creazione della Provincia Grande Salento (Brindisi – Lecce – Taranto) nella continuità storica della Terra di Otranto e nella visione dell’Area Metropolitana di Bari e di due grandi Province Foggia e quella Salentina.
Un’area che potrebbe essere rispondente per la ricchezza territoriale nei settori industriali, agro-alimentari e turistici sia per la presenza di aeroporti e bacini portuali sia per quella culturale e del barocco, tipici in tutto il Salento ed invidiabili da tutti.