Ieri, nel tardo pomeriggio, due uomini travisati, di cui uno armato di pistola, hanno fatto irruzione nella gioielleria Lanvin di Carovigno, dove era presente solo il padre 75enne del titolare che è stato immobilizzato con fascette di plastica da elettricista, sotto la minaccia di una pistola. In quel momento è entrata nella gioielleria la moglie del 75enne che visto quanto stava accadendo ha inveito all’indirizzo dei malviventi costringendoli a fuggire a piedi. La donna ha tentato di inseguirli, uno dei due è inciampato cadendo per terra perdendo parte della refurtiva raccolta dall’inseguitrice. L’altro rapinatore ha fermato una Fiat Grande Punto condotta da un 22enne di Carovigno, al quale ha intimato di scendere dal veicolo sotto la minaccia dell’arma e dopo esservi salito si è dileguato. Subito sono state attivate le ricerche della vettura dotata di localizzatore satellitare. Al riguardo, sono state attivate tutte le pattuglie presenti in zona che si sono poste all’inseguimento, e in un contesto di sinergia investigativa con l’effettuazione di posti di blocco e controlli, l’autovettura dei fuggitivi è stata individuata parcheggiata in Brindisi Piazza Zandomeneghi é stato fermato BRACCIO Vito 36enne, brindisino, che ha tentato di allontanarsi nel quartiere Sant’Elia. Quando è stato bloccato, l’atteggiamento palesato è apparso alquanto sospetto, l’uomo era agitatissimo e subito sono emersi numerosi elementi di contatto nell’arco temporale immediatamente precedente la consumazione della rapina con il complice, MUSCIO Alessandro 38enne mesagnese. I due rapinatori sono stati associati nella Casa Circondariale di Brindisi.
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