Questa sera, venerdì 10 agosto, nell’atrio del Castello alle 21.30, per la rassegna Musica d’autore del Circolo Arci La Manovella, andrà in scena “Un nido per la tua voce. Tagore e l’arte di raccontare l’amore”. Il reading con musica e danza vedrà la partecipazione di Rita Greco (voce), Anya Nova (danza Khatak) e Luca Sparro (chitarra e Bansuri).
Poeta, prosatore, drammaturgo e filosofo bengalese, Tagore nacque nel 1861 a Calcutta da una famiglia appartenente dell’alta aristocrazia che svolse un ruolo importante nella vita culturale, artistica, religiosa e politica del Bengala. Partendo dalla contemplazione della Natura, Tagore giunge ad una concezione monistica, al credo nell’Assoluto, l’Uno che si trova nell’immensità dei cieli, nella varietà della natura, nella profondità della coscienza. La visione cosmica di Tagore si configura nell’oscillazione tipicamente indiana fra panteismo e teismo, nella ricerca sospirosa di Dio e nell’accettazione della vita in ogni suo aspetto. Per Tagore l’amore è la vita stessa, che scorre rapida o scivola, come il fiume.
Poeta, prosatore, drammaturgo e filosofo bengalese, Tagore nacque nel 1861 a Calcutta da una famiglia appartenente dell’alta aristocrazia che svolse un ruolo importante nella vita culturale, artistica, religiosa e politica del Bengala. Partendo dalla contemplazione della Natura, Tagore giunge ad una concezione monistica, al credo nell’Assoluto, l’Uno che si trova nell’immensità dei cieli, nella varietà della natura, nella profondità della coscienza. La visione cosmica di Tagore si configura nell’oscillazione tipicamente indiana fra panteismo e teismo, nella ricerca sospirosa di Dio e nell’accettazione della vita in ogni suo aspetto. Per Tagore l’amore è la vita stessa, che scorre rapida o scivola, come il fiume.
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