L’Amministrazione comunale ha passato ad un solo giornale locale la “velina” sul parere trasmesso dalla Prefettura di Brindisi al Comune di Mesagne riguardante la nomina dei quattro consulenti del Sindaco. Ciò é avvenuto non appena i cinque consiglieri dell’opposizione (Rogoli, Saracino e Indolfi del Pd, Di Mastrodonato di Mesagne Moderata e Ferraro del M5S) hanno protocollato la richiesta di iscrizione all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale per discutere sul tema degli incarichi ai consulenti del Sindaco. Mesagnesera non vuole e non chiede chiarimenti. Ognuno é libero di fare le proprie scelte. Noi, come giornale, le abbiamo fatte. Da sempre.
Il Pd, poiché anche Mesagnesera aveva pubblicato ieri una nota del sindaco Marattelli sulla questione, tramite il suo segretario politico Francesco Rogoli, ha inviato in redazione una precisazione che riportiamo.
Qualche precisazione è necessaria. E’ infondato ciò che si scrive nella nota stampa, dove si riporta che solo “nelle ultime ore, è giunta in Comune la risposta definitiva del Prefetto” , considerato che la nota prefettizia cui si fa riferimento, preceduta da un parere del Ministero, è stata notificata con Pec al Comune – così come all’opposizione – in data 25.10.2019. Solo oggi, a venti giorni di distanza e con il chiaro intento di depotenziare l’iniziativa dell’opposizione, l’Amministrazione ha deciso far circolare la notizia. Ancora, dalla missiva non si evince alcuna legittimità degli incarichi né regolarità rispetto ai dettami costituzionali. Anzi, la nota prefettizia, che diffusamente si occupa di una casistica diversa da quella relativa al nostro caso specifico, si conclude con un espresso invito rivolto al Sindaco affinché adotti tutti i provvedimenti del caso al fine di “garantire la regolarità dell’azione amministrativa”.
È assolutamente fuorviante, inoltre, il riferimento a un “apposito Registro in cui far confluire i nominativi dei volontari”, sia perché nella nota prefettizia non vi è alcun un riferimento a tale registro, sia perché Calò, Stella, Piro e Calabrese non sono affatto dei “volontari” ma erano candidati nella recente tornata elettorale, determinando tutti, a vario titolo e in diverse fasi, l’elezione a Sindaco di Matarrelli.
Sulla scorta di tali argomentazioni e del contenuto del provvedimento prefettizio, che non si presta ad alcuna forzatura interpretativa, i consiglieri del PD, Mesagne Moderata e Movimento 5 Stelle hanno chiesto che di tale argomento si discuta nel prossimo Consiglio Comunale, ritenendo la massima assise comunale l’unico luogo deputato ad affrontare democraticamente la discussione su un argomento come quello proposto, il quale ha ad oggetto la regolarità dell’azione amministrativa.
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