“Questo evento, unico nel suo genere, ha portato a Mesagne numerosi turisti stranieri. Mesagne ha saputo inserirsi in un progetto che è stato una vetrina non solo per il nostro splendido patrimonio monumentale, archeologico e museale ma anche per la nostra enogastronomia e l’animazione che abbiamo organizzato nei mesi estivi”. L’assessore alla Cultura Marco Calò è entusiasta. “La mostra di Picasso indica la buona strada su cui proseguire senza fermarsi”. E aggiunge: “Occorre investire sull’industria culturale”. Ad un mese dalla chiusura della mostra di Pablo Picasso, l’Altra metà del cielo, si iniziano a tirare le somme. Sono stati circa 30 mila visitatori che l’hanno visitata nei sette mesi di esposizione a Ostuni, Mesagne e Martina Franca. “Mesagne ha saputo cogliere questa opportunità – conclude l’assessore Calò -. Nel 2019 stiamo lavorando per ospitare una nuova scommessa. Daremo impulso e vigore al SUM (sistema urbano museale), alle terme romane di Malvindi, al parco archeologico di Muro Tenente e alla Mesagne sotterranea”.
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