L’Amministrazione comunale di Mesagne è al lavoro sul fronte della valutazione delle aree fabbricabili in relazione al pagamento dell’Ici arretrata e dell’Imu. Da anni il Comune di Mesagne si avvale della facoltà di effettuare una stima per il calcolo della base imponibile delle stesse aree al fine di evitare un eccessivo contenzioso tributario. Si tratta di un riferimento importante per tutti i proprietari di terreni edificabili. L’ultima stima risale al 2011 ed è stata elaborata dalla Giunta Scoditti. Nello specifico con la delibera numero 33 del Consiglio comunale del giugno 2011 si stabilì il valore di mercato in riferimento alle Zone C, ossia alle zone di lottizzazione ed espansione. Furono elaborati gli indici di costo a metro quadro con una precisa distinzione tra aree per le quali era stato già approvato lo strumento urbanistico (75 euro a metro quadro) e aree senza strumento urbanistico (20 euro al metro quadro). All’epoca fu applicato un abbattimento in considerazione di una crisi economica che si affacciava e appariva congiunturale e che invece continua a produrre ancora effetti profondamente negativi. Alla luce di tali considerazioni l’Amministrazione Scoditti ha elaborato una nuova proposta, che avrà il suo compimento nel prossimo consiglio comunale, per un ulteriore abbattimento dei parametri di stima delle aree fabbricabili. La riduzione alla quale si sta lavorando deve per forza fare i conti con valutazioni oggettive e con un confronto specifico di dati e statistiche elaborate a livello nazionale. L’Ufficio tecnico guidato dall’Ing. Claudio Perrucci, a tale proposito, ha redatto una relazione tenendo in considerazione i dati forniti dalla Banca d’Italia e dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare. Proiezioni che rivelano una gravissima crisi del settore immobiliare con un incredibile calo delle vendite.
“Alla luce di questa drammatica situazione – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica, Rosanna Saracino – la proposta dell’Amministrazione è di abbattere del 50% le quote di pagamento relative alle aree per le quali non è stato approvato lo strumento urbanistico. In tal modo si passerebbe dagli attuali 20 euro a 10 euro a metro quadro. Inoltre stiamo considerando la possibilità di un abbattimento con effetto retroattivo. La questione delle aree C di espansione è un problema serio che l’Amministrazione sta opportunamente valutando, senza escludere alcun tipo di soluzione, anche di tipo radicale. Se dai cittadini interessati, infatti, dovessero partire istanze in tale direzione, potremmo ipotizzare di rimodulare, per le aree in questione, il Piano Regolatore Generale”.
“ Nei limiti del possibile – ha dichiarato il Sindaco Franco Scoditti – stiamo producendo il massimo sforzo per tenere insieme l’obbligo imposto dal dovere di riscossione di tributi con l’oggettiva e gravissima difficoltà di tanti cittadini di adempiere a tale obbligo. Se le forze politiche, attraverso la discussione in Commissione e in Consiglio comunale, addiverranno a considerazioni positive in ordine alla proposta dell’Amministrazione, si otterrà un significativo passo in avanti per il contenimento della pressione fiscale su buona parte dei cittadini mesagnesi. ”
Valore delle aree fabbricabili
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