“La presenza di altre persone sul luogo del delitto, almeno nelle fasi preparatorie, che avrebbero aiutato Giovanni Vantaggiato nell’attentato a Brindisi, sarebbe confermata dalle dichiarazioni dello stesso indagato e da testimoni”. Con queste righe, contenute nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lecce Ines Casciaro, la procura riconosce la presenza di complici. A portare gli inquirenti su questa strada, due punti. Il primo: Vantaggiato, durante l’interrogatorio, avrebbe più volte usato il “noi” descrivendo la dinamica dell’attentato. Il secondo: un testimone avrebbe visto, intorno all’1.30 del 19 maggio, un uomo che trascinava un cassonetto. La sua descrizione però, non coinciderebbe con quella del commerciante già arrestato.
Da Brindisi arriva anche un’altra novità: è stato sospeso per ragioni di opportunità dall’ufficio scolastico regionale della Puglia Angelo Rampino, preside della scuola ‘Morvillo Falcone’ di Brindisi dove il 19 maggio scorso è stato compiuto l’attentato che ha ucciso Melissa Bassi e ferito altre 5 sue compagne di scuola. Il preside sarebbe dovuto rientrare oggi dalle ferie, che aveva preso subito dopo l’attentato, per presiedere alle attività di scrutinio. La sospensione che è un provvedimento cautelativo e non disciplinare, è stata disposta in attesa che si concludano gli accertamenti amministrativi avviati nei confronti del preside per i contenuti di alcune interviste rilasciate nei giorni successivi all’attentato. Rampino era stato al centro di polemiche per aspetti del suo passato in virtù dei quali era stato inizialmente individuato anche dagli investigatori come possibile bersaglio dell’attentatore. L’ipotesi di una vendetta era stata una delle piste inizialmente seguite dagli inquirenti nella ricerca del movente e del responsabile dell’attentato di Brindisi per il quale è ora in carcere e reo confesso l’imprenditore Giovanni Vantaggiato.
L’interrogatorio é durato circa 3 ore: iniziato alle 9 hanno presenziato il gip Ines Casciaro, i sostituti procuratore Guglielmo Cataldi e Milto De Nozza, e il legale dell’uomo, Franco Orlando. Si é protratto oltre le 12 e dopo le 12,30 sono usciti i sostituti procuratore, il legale ed il gip. L’avvocato Franco Orlando legale di Vantaggiato si e’ limitato a poche battute: non ha risposto alle domande in merito al movente limitandosi a rimandare a dopo il provvedimento del gip. E’ stato un interrogatorio lungo e drammatico durante il quale in lacrime Vantaggiato ha ribadito la confessione ed ha avuto un pensiero per la ragazza morta e le altre ferite. Si è detto vicino alla famiglia Bassi.
Giovanni Vantaggiato ha motivato l’attentato alla scuola Morvillo-Falcone con i problemi economici in cui si era venuta a trovare la sua azienda. L’uomo ha detto di aver perso il 70% del fatturato, soprattutto per la fine delle forniture di gasolio nelle scuole della provincia di Brindisi, fra cui proprio la Morvillo-Falcone. Le forniture sono scese da 4 ad 1 milione di litri costringendolo a licenziare 5 dei 6 dipendenti. Ha aggiunto di non aver sopportato il fatto di aver perso circa 400mila euro per due truffe subite dopo aver fornito gasolio ad un imprenditore di Torre Santa Susanna (Brindisi) e ad uno Avetrana (Taranto).
Durante l’interrogatorio Giovanni Vantaggiato ha detto di aver fatto tutto da solo e di non aver avuto complici. Ha aggiunto che le prove del trasporto della bombole di gas caricate ciascuna con dieci chili di polvere pirica e poi collegate ad un telecomando, le ha fatte in campagna, vicino a Copertino, prima di trasportarle a Brindisi. Alla domanda se voleva colpire il tribunale di Brindisi oppure proprio la scuola Morvillo-Falcone, ha risposto che voleva colpire proprio la scuola, ma non le studentesse che la frequentavano, perché era più facile arrivarci e più facile allontanarsi. Ha detto di sentirsi danneggiato dalla giustizia.
Al termine delle 3 ore di interrogatorio, Giovanni Vantaggiato ha espresso il desiderio di scrivere ai genitori di Melissa Bassi ed ha chiesto cosa deve fare per poter scrivere la lettera.
Durante la perquisizione nell’abitazione di Giovanni Vantaggiato gli inquirenti hanno trovato indizi importanti per le indagini. Sul comodino è stata trovata una copia del libro di Paulo Coelho, “Manuale del guerriero della luce”, con un’appunto scritto da Vantaggiato. “Agire subito”. “Un guerriero della luce – c’è scritto nel libro – non rimanda le sue decisioni. Egli riflette a lungo prima di agire. Considera il proprio addestramento, la propria responsabilità e il proprio dovere di maestro… Tuttavia, nel momento in cui prende una decisione, il guerriero agisce: non ha più alcun dubbio su ciò che ha scelto né cambia rotta… Una guerriero della luce, quando comincia va fino alla fine”. Poi una nota a piè di pagina: “Agire subito!!!”. Tre punti esclamativi. Gli inquirenti hanno sequestrato una giacca, una camicia, un paio di pantaloni e delle scarpe marroni con la suola bianca che sembrano combaciare perfettamente con l’abbigliamento dell’uomo che preme il telecomando nel video ripreso dalla telecamere in prossimità della scuola Morvillo Falcone.
I magistrati chiederanno conto a Vantaggiato anche della bici bomba che 4 anni fa quasi uccise Cosimo Parato, l’imprenditore agricolo condannato nell’aprile scorso dal Tribunale di Brindisi per una truffa da 342mila euro ai danni proprio del presunto killer della scuola Morvillo Falcone.
Vantaggiato si trova nel carcere femminile di Lecce sorvegliato a vista. Al suo avvocato ha chiesto solo un cruciverba per ammazzare il tempo. La moglie Pina gli ha inviato un cambio di vestiti e un messaggio anche a nome delle due figlie: “Non ti lasceremo mai”.
“Per te, per noi, per il futuro, ciao Melissa” e’ il testo della targa provvisoria che nell’ultimo giorno di lezione dell’Istituto professionale “Morvillo-Falcone” a Brindisi e’ stata sistemata all’ingresso della scuola a pochi metri dalla recinzione dove il 19 maggio scorso e’ esploso l’ordigno che ha ucciso la 16enne Melissa Bassi e ferito altre sei sue compagne di scuola. Alla brevissima cerimonia, tra tanti studenti commossi e senza discorsi, ha presenziato anche il presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese.